Intervista a Elsbeth Müller Direttrice Generale UNICEF Svizzera
Qual è l’attuale situazione mondiale e quali sono i luoghi dove c’è maggiormente bisogno d’intervento?
La situazione dei bambini è migliorata molto negli ultimi decenni in tanti paesi e si dà molto valore alla messa in pratica della convenzione dei diritti dei bambini (*). Però ancora ci sono tante sfide in tanti campi che riguardano i bambini:
– La lotta alla fame e alla malnutrizione: Un bambino su quattro nel mondo va a letto affamato. Nei paesi in sviluppo, oltre 17 milioni di bambini sotto i cinque anni sono gravemente sottopeso.
– L’istruzione: Nel mondo, circa 57 milioni di bambini in età di scuola elementare non hanno accesso all’istruzione. Ben la metà di questi bambini vive nelle zone di crisi come la Siria, Libia, la Repubblica centroafricana.
– La salute, l’acqua e l’igiene: Ogni giorno, 18’000 bambini muoiono prima del loro quinto compleanno. Le cause sono malattie evitabili o curabili come la polmonite, le affezioni diarroiche, la malaria, il morbillo.
– Proteggere l’infanzia dallo sfruttamento e dalla violenza: Milioni di bambini nel mondo sono vittime di violenza, sfruttamento e abusi, per esempio il lavoro minorile, le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni di minori, il traffico di minori, i bambini in guerra.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad alcune tragedie di vasta gravità che hanno alzato il numero dei bambini bisognosi di aiuto (i più recenti Siria, Filippine). Molti bambini sono rimasti orfani o soli al mondo. Cosa ne sarà di loro?
Bambini che durante un conflitto o una catastrofe sono stati separati dai genitori vengono identificati, registrati in campi di rifugiati e di raccoglimento e poi sistemati provvisoriamente in centri per bambini. Assistenti aiutano i bambini a parlare delle esperienze vissute, a dipingere e a trovare ancora la via per giocare. Nel frattempo l’UNICEF insieme ai partner del luogo cerca i genitori o altri parenti dei bambini. Persino durante grandi catastrofi, come quella attuale sulle Filippine, abbiamo trovato parenti anche più lontani di orfani o orfani di un genitore che sono sopravissuti. Quando – come succede raramente – non è possibile trovare parenti dei bambini, si cerca una possibilità adatta di assistenza nel paese stesso.
Bambini scompagnati sono a rischio di diventare vittime di trafficanti di esseri umani, soprattutto in queste situazioni. La priorità numero uno quindi è la registrazione dei bambini già alla nascita. Perché senza registrazione e il certificato di nascita questi bambini non esistono ufficialmente. L’UNICEF qui si impegna con diverse misure per la registrazione, come ad esempio per la ricostruzione di procedure amministrative durante e dopo conflitti con armi, con registrazioni posteriori di bambini e adolescenti o con campagne per la sensibilizzazione della popolazione.
Come si può fare affinché l’attenzione a queste tragedie non sia limitata solo ai periodi immediatamente successivi, ma continui nel tempo?
È una grande sfida. Proprio con conflitti e crisi di lunga durata l’interesse e il valore della news calano. L’installazione cosciente di canali informativi, anche di Social Media e la messa in evidenza di un certo aspetto della situazione di urgenza aiutano a sensibilizzare ancora la popolazione per la situazione dei bambini. Esempio: la diffusione di poliomielite infantile in Siria, l’inizio dell’inverno con la sfida nei centri dei profughi legata a questo, l’anniversario di una calamità naturale. Lo stesso vale per conflitti e crisi che non vengono nemmeno nominati nelle media.
Intervento sul campo: sono tanti i volontari che danno il proprio contributo in prima persona direttamente nei luoghi dove in cui c’è bisogno di sostegno. Cosa deve fare chi vuole intraprendere la strada del volontariato?
L`UNICEF Svizzera non è autorizzata al reclutamento di personale per i progetti internazionali. Questi vengono sviluppati e realizzati dell`UNICEF Internazionale. Per la loro realizzazione, si appoggia quasi unicamente al personale locale, istruito per quanto possibile da specialisti indigeni, che all’occorrenza possono avvalersi della consulenza di esperti internazionali. Nell’ambito delle attività promosse dell’ONU sotto la protezione dei propri fondi, programmi, istituti e altri organi sussidiari, è possibile però proporre la propria candidatura di volontario annunciandosi a: www.unv.org. Un altro indirizzo utile per ottenere informazioni sulle possibilità di svolgere lavoro volontario è il cinfo. Questo centro è stato creato espressamente per informare le persone interessate a impegnarsi nella cooperazione internazionale (CI) o ad agire per migliorare le relazioni con i paesi del Sud o dell’Est. L’indirizzo è il seguente: www.cinfo.ch.
Crescere nella sensibilizzazione: quanto è importante nella società d’oggi educare i nostri figli nella consapevolezza che è giusto e anche bello aiutare i meno fortunati? Ci spieghi il progetto Kidsunited…
Ogni bambino dovrebbe conoscere i suoi diritti fondamentali e trattare a scuola i diritti umani e infantili durante le lezioni. È importante avvisare i bambini del fatto che al mondo ci sono grandi differenze e che non tutte le persone hanno gli stessi diritti o le stesse possibilità.
Nell’UNICEF club dei bambini “Kids united” (**) i bambini possono dare una mano, per far star meglio altri bambini e per far sì che anche loro abbiano la possibilità di un futuro migliore. L’UNICEF organizza per esempio ogni anno la settimana delle stelle durante la quale i bambini possono raccogliere donazioni sotto il motto “Bambini aiutano bambini”. A volte organizzano insieme ai genitori, zii, nonni, vicini, scuole e amici, ma anche da soli, pure grandi e piccole azioni di raccolte. Così negli ultimi dieci anni, ben 67’000 bambini hanno realizzato insieme all’UNICEF l’installazione di acqua pulita, aiuto ai bambini contro la fame, la consegna di reti contro zanzare, l’inserimento di orfani nelle scuole, aiutato a mandare i bambini a scuola invece che al lavoro e ripulire gli spazi delle scuole da bombe. È un risultato impressionante che senza i bambini della settimana delle stelle non sarebbe stato possibile.
(*): http://www.unicef.ch
(**): http://www.kidsunited.ch