L’UFT prosegue nell’attuazione
Entro il 2024 almeno un treno a lunga percorrenza per ora e direzione dovrà disporre di accessi a raso. Questa è la proposta che l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) presenta in una direttiva inviata la settimana scorsa in consultazione. La Confederazione prosegue così nell’attuazione della legge sui disabili (LDis) con l’obiettivo di consentire un utilizzo per quanto possibile autonomo dei trasporti pubblici alle persone con handicap o con limitazioni dovute all’età.
I treni regionali sono già dotati in gran parte di accessi a raso e sono quindi conformi alla LDis: ne beneficiano non solo le persone con handicap e limitazioni dovute all’età, ma anche chi viaggia con bambini in carrozzella o bagagli pesanti. I treni a lunga percorrenza, invece, non sono ancora a questo livello. In data odierna l’UFT ha inviato in consultazione una direttiva in cui propone che entro il 2024 anche in questo settore circoli almeno un treno con accesso a raso per ora e direzione. Ciò significa che le FFS dovranno acquistare carrozze intermedie con accessi a raso per una parte dell’attuale flotta a lunga percorrenza, ossia per le carrozze CU IV ed Eurocity. Per la tratta Basilea – Delémont – Bienne – Losanna la direttiva prevede la possibilità di deroghe finché l’orario ufficiale rende indispensabile l’impiego di treni ad assetto variabile. L’UFT può autorizzare deroghe anche per i collegamenti internazionali assicurati con convogli esteri.
La direttiva migliora nettamente i presupposti per l’utilizzo autonomo dei trasporti ferroviari. Dall’entrata in vigore della LDis nel 2004, i nuovi treni devono disporre fin dall’inizio di accessi conformi alla legge. L’UFT ha avviato nel contempo la consultazione di una revisione dell’ordinanza del DATEC concernente i requisiti tecnici per una rete di trasporti pubblici conforme alle esigenze dei disabili (ORTDis). La revisione prevede di concretizzare le prescrizioni tecniche dell’UE, recepite nell’estate 2013 nel diritto federale, concernenti l’accessibilità delle ferrovie per le persone con handicap. Queste persone e chi presenta limitazioni dovute all’età dovranno beneficiare delle stesse condizioni sia in Svizzera sia nell’UE e il traffico ferroviario internazionale dovrà essere ulteriormente rafforzato. La normativa UE presenta un livello paragonabile a quello delle prescrizioni svizzere vigenti: in linea di massima gli inasprimenti e le facilitazioni in singoli ambiti si bilanciano. Nei prossimi mesi è previsto un adeguamento, correlato con la revisione dell’ORTDis, dell’ordinanza del Consiglio federale concernente la concezione di una rete di trasporti pubblici conforme alle esigenze dei disabili (OTDis). In questa ordinanza sarà stabilito a titolo complementare che nel diritto federale si fa riferimento alla versione più recente delle prescrizioni tecniche dell’UE sull’accessibilità alle ferrovie per le persone con handicap. Sono inoltre previste precisazioni sugli aiuti finanziari menzionati nella LDis.
L’UFT prevede di portare avanti l’attuazione della LDis anche nelle stazioni. A questo proposito sta esaminando le possibilità di un finanziamento supplementare delle misure contemplate dalla legge e richiederà alle ferrovie piani di attuazione che tengano conto dei lavori di manutenzione e degli ampliamenti previsti. L’obiettivo è fare in modo che nei lavori di ristrutturazione delle stazioni le misure per il trattamento equo delle persone con handicap, per l’aumento della sicurezza, per l’ampliamento della capacità e per interventi di rinnovo siano armonizzate e per quanto possibile attuate contemporaneamente.
UFT