Anche le Alpi svizzere stanno subendo l’innalzamento delle temperature e il conseguente scioglimento dei ghiacciai. Questo provoca non pochi disagi agli alpinisti che si trovano paesaggi sempre diversi. Ma il problema dello scioglimento dei ghiacciai riguarda tutti e investe diversi aspetti oltre quello paesaggistico: con la scomparsa dei ghiacci l’intero pianeta perderà una preziosa fonte di acqua dolce e ci troveremo a fare i conti con frane e alluvioni
È di pochi giorni la notizia che preoccupa gli scienziati di tutto il mondo e che riguarda la velocità con cui si starebbero sciogliendo i ghiacci del Polo Nord. L’allarme è stato diffuso da diverse fonti, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), gli istituti meteorologici e il National Snow and Ice Data Centre americano Pare che solo 50 anni fa la superficie delle acque gelate durante l’estate era il doppio rispetto a quella dell’estate appena trascorsa.
Riscaldamento globale e cambiamenti climatici però non hanno colpito solamente la zona del Polo Nord, purtroppo anche la Svizzera subisce l’azione dell’aumento delle temperature e rischia di comportare cambiamenti notevoli e perenni come il mutamento del paesaggio. Le Alpi svizzere costituiscono un segno inequivocabile del cambiamento climatico sulla terra. Qui il paesaggio subisce notevoli mutamenti a causa della scomparsa dei ghiacciai. Tra i provvedimenti che gli esperti hanno preso troviamo l’uso dei teli geotessili per proteggere la superficie dai raggi solari, ma sono serviti davvero a poco di fronte il caldo eccezionale di quest’estate. In realtà nelle Alpi la fusione dei ghiacciai è iniziata già a fine Ottocento, accelerando il suo processo a partire dal 1980, mandando in fumo circa il 20 per cento della superficie in soli tre decenni. Quel che è peggio, secondo recenti ricerche, è che la riduzione di volume sarà del 50 per cento entro il 2025 e del 90 per cento entro il 2100. Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) prevede inoltre che da ora fino a 2100, si avrà un aumento di 3,5 gradi Celsius per le temperature estive e 3 gradi Celsius per quelle invernali. Inoltre, ci si attende un calo della media delle precipitazioni estive in tutta la Svizzera, mentre ci si aspetta un aumento di quelle invernali nel sud della Svizzera. Così come muta il clima della Svizzera, muta anche il paesaggio che viene via via privato di intere zone di ghiaccio che non esistono più a dispetto degli alpinisti e delle guide di montagna che si trovano a lottare con un ambiente che può essere ogni giorno sempre diverso costringendoli ad informarsi sempre meglio e in maniera più dettagliata prima di avventurarsi in qualsiasi escursione e ad avventurare con molta cautela. Ma quali sono le conseguenze sul nostro pianeta degli effetti degli scioglimenti dei ghiacci? Il WWF stende un rapporto molto interessante sulle conseguenze ambientali dello scioglimento dei ghiacci, in esso appare chiaro che i ghiacciai sono una fonte di acqua dolce di primaria importanza per il pianeta infatti circa il 70% dell’acqua dolce presente sul nostro pianeta è conservato nei ghiacciai, che ne costituiscono la più grande riserva al mondo. Lo scioglimento dei ghiacciai lascerebbe senz’acqua milioni di persone. Le Alpi sono una forte componente dell’identità dell’Europa centrale e, oltre a svolgere una funzione essenziale nel ciclo idrologico dell’intera regione, rappresentano la linfa vitale per il turismo, che potrebbe venire a mancare. Nello studio condotto dal WWF e da altri partner sulla Valle di Saas, in cui si evidenziano le ripercussioni del riscaldamento del clima, vi sono descritti dati allarmanti che riguardano il territorio delle Alpi Svizzere. Pare infatti che rispetto al 1850, sulle Alpi svizzere sono scomparsi circa 100 ghiacciai. Negli ultimi 150 anni la superficie delle nevi perenni alpine si è ridotta di circa un terzo e il loro volume si è dimezzato.