Le aggressioni contro le donne avvenute la notte di Capodanno a Colonia erano organizzate. Secondo Adnkronos ne è convinto il ministro della Giustizia tedesco Heiko Maas. “Quando una tale orda si riunisce per commettere reati, appare che in qualche modo ciò sia stato pianificato – ha detto il ministro all’edizione domenicale del quotidiano popolare Bild – nessuno può dirmi che non fosse una cosa coordinata o preparata”.
Il titolare della Giustizia ha però invitato a non trarre conclusioni affrettate sul comportamento in generale dei migranti, anche se un rapporto della polizia attribuisce le aggressioni soprattutto a richiedenti asilo. Maas ha poi escluso che la criminalità sia aumentata in Germania per effetto dell’arrivo l’anno scorso di un milione di richiedenti asilo.
Intanto il numero di denunce di donne per furti e aggressioni sessuali subite la notte di Capodanno è salito a 516 (approfondimento a pag. 25).
L’autore svizzero-tunisino Amor Ben Hamida, in un’intervista rilasciata a 20 Minuten, ha dichiarato che “secondo tanti nord-africani gli europei non apprezzano le donne. Per loro è mancanza di rispetto della dignità delle donne se queste si presentano mezze nude in pubblicità o come presentatrici in televisione. Secondo tanti arabi il fatto che gli uomini europei lasciano andare in giro le donne in questo modo, significa che non le proteggono, un simbolo di non apprezzamento”.
Un problema di integrazione?
20 Minuten poi chiede al doppio-cittadino come si potrebbe andare contro questa problematica: “È chiaro che gli arabi in Europa sono indignati per questo comportamento degli uomini – dichiara Amor Ben Hamida e continua – Migliaia abitano qui da tanto e sono ben integrati. Sta a loro agire.” L’integrazione quindi sarebbe il punto base di cui, secondo l’autore, anche gli arabi residenti in Svizzera o in Germania da tanto tempo sono responsabili: “Dobbiamo far vedere a queste persone come si vive qui e come ci si può integrare, senza negare la propria cultura e storia”.