Il ministro del Dipartimento dell’interno (DFi) ha esposto ai media il bilancio dei suoi primi 100 giorni in Consiglio federale
Alcuni politici che hanno conosciuto Alain Berset, lo hanno descritto come un politico riservato, che si adegua. Alla conferenza stampa allestita la scorsa settima per esporre le sue riflessioni sui primi 100 giorni nel governo, il Consigliere federale socialista Berset è rimasto sorpreso quando gli è stato detto che finora sono mancati i colpi di scena e di essere stato abbastanza discreto. Berset ha detto ai giornalisti presenti, di sentirsi “a suo agio nel nuovo compito” garantendo di lavorare sodo per raggiungere i difficili obiettivi che ci si attende dal DFI. Berset ha spiegato di “privilegiare l’efficacia agli effetti speciali, che sono a scapito dei contenuti”. Berset si muove con disinvoltura tra le proprie posizioni di sinistra e i rapporti di maggioranza in Consiglio federale, da ritenerlo capace di pragmatismo nell’offrire compromessi pur andando contro le idee del suo partito. La lavoro Berset l’ha dimostrata nel suo primo successo, quando ha fatto abbassare i prezzi dei medicamenti, prendendosi il tempo necessario per occuparsi della materia e cercando il dialogo con i rappresentanti dell’industria farmaceutica, delle casse malattia e dei consumatori. I colleghi del Governo hanno approvato la sua proposta dettagliata senza contro rapporti. Berset ha lanciato i temi politici futuri. Annuncia di volere legare l’AVS al secondo pilastro, per allentare la correzione basso richiesto dagli assicuratori. Il ministro vuole distogliere dagli aspetti tecnici (evoluzione demografica, mercati finanziari) e focalizzare sui temi politici, chiedendosi “quale tenore di vita e sicurezza si vuole per i pensionati che hanno pagato per tutta la vita, i loro contributi”. Berset spinge per una riflessione globale chiedendosi quale prezzo si è disposti a pagare per le prestazioni.
Entro l’autunno saranno date le prime risposte sulle riforme dello stato sociale, appena safinanziamento dell’AVS e sul futuro del secondo pilastro. Berset apre anche all’iniziativa popolare del PS “Per una cassa unica”. “È l’occasione per riflettere su un sistema in cui ogni anno tende ad aumentare i premi, che per molte famiglie sono insostenibili”. Il ministro auspica un approfondimento per individuare dove si possa modificare e migliorare il sistema sanitario, che in Svizzera usufruisce di ottima qualità. Il sistema attuale, che esiste da 15 anni, comprende 80 cassa malati e l’iniziativa offre la base per un dialogo aperto sulla sua funzionalità. Il ministro degli affari sociali è disposto anche ad alleggerire l’assicurazione invalidità (AI) che deve essere socialmente equilibrata. Prima della decisione del Parlamento sulla prossima revisione AI bisogna attendere gli effetti della riforma precedente che saranno disponibili entro dicembre. prova della sua meticolosità nel del tasso di conversione verso il ranno disponibili nuovi studi sul Gaetano Scopelliti