“Radere al suolo il meccanismo della contraffazione”: è questo l’obiettivo che si prefigge il ministro dell’Interno Angelino Alfano, presentando nella sede del Comando regionale di Roma della Guardia di Finanza la nuova direttiva ‘Spiagge sicure e serene’ dedicata alla prevenzione e al contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione soprattutto nelle località balneari e nei luoghi delle vacanze estive
Nell’ultimo anno e mezzo, dal 1° gennaio del 2013 al 30 giugno del 2014, sono stati 87.691.668 i prodotti contraffatti sequestrati dalle Forze dell’ordine: 25.532.725 hanno riguardato il settore del tessile e dell’abbigliamento, 16.517.536 i giocattoli, 8.798.817 l’elettronica e l’informatica, 6.316.677 i farmaci, 10.764 gli alimentari e 30.515.149 le merci di altro genere. “Oggi – ha detto Alfano l’11 agosto – si fa un passo forte contro la contraffazione, per dire con grande chiarezza che noi siamo stanchi di vedere il nostro diritto al ‘made in Italy’ violato da venditori di merce contraffatta. Chiediamo anche la collaborazione delle polizie locali e della capitanerie di porto. Il nostro obiettivo è rafforzare la lotta alla contraffazione”. “Questo è un giorno – ha poi detto il ministro – che noi dedichiamo a tutti gli italiani che vanno in vacanza, senza dover essere molestati, a quei commercianti in regola che pagano le tasse e agli imprenditori che mandano avanti il ‘made in Italy’.”
‘Vivo senza falsità, io compro vero’ è lo slogan scelto per l’iniziativa, che prevede per il 15 ottobre una verifica della validità dei meccanismi che saranno messi in atto. “Tutta la filiera sarà sotto assedio – assicura il ministro dell’Interno – dal produttore al fornitore al venditore abusivo”. Quanto al consumatore, Alfano spiega che “l’intenzione è di impedire la vendita e così facendo prosciugare il fatturato dei produttori, dei fornitori e dei venditori abusivi, non punendo ma tutelando il consumatore. E in autunno – annuncia Alfano – pianificheremo nuove azioni sulle strade per evitare che le nostre città diventino un suk”.
Dario Ginefra (Pd) ha reagito fortemente sul termine usato da Alfano: “Gli ambulanti immigrati per Alfano sono “vu cumpra”’? Tolleranza zero per le espressioni a sfondo razzista, prima che per le vendite in spiaggia”. Così il deputato del Pd Dario Ginefra su twitter. Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia SAP ha reagito sull’annuncio di Alfano dichiarando l’operazione “solo propaganda.”“Non ci sono uomini, non ci sono mezzi e qui si pensa di inviare i poliziotti nelle spiagge per sanzionare i vu cumprà. Ad esempio, il ministro Alfano lo sa che in Sardegna, affollatissima di turisti ad agosto, ci sono in questo momento solo 10 pattuglie della stradale, a causa dei ben noti tagli al personale e ai mezzi?” . È quanto afferma Gianni Tonelli. “La situazione – dice Tonelli – non è migliore nelle altre località di villeggiatura, problemi analoghi ci sono anche per le Questure, gli uffici Polfer e i Reparti Mobili, che vengono spesso utilizzati come tappabuchi. Con quali uomini e mezzi il ministro Alfano ipotizza di dare attuazione all’operazione ‘spiagge sicure’? Pensa che siano sufficienti una circolare ministeriale e una conferenza stampa per risolvere i problemi? Il titolare del Viminale, piuttosto, riveda immediatamente il piano di soppressione degli uffici di polizia, legato alla spending review, che da settembre vedrà un taglio di 267 presidi e mantenga la promessa fatta di sbloccare il tetto stipendiale per gli operatori in divisa. Vogliamo fatti, non propaganda”.
Altre critiche sono state espresse da Edoardo Patriarca, deputato del PD: “Alfano a che gioco sta giocando? Pensavamo che si fosse messo alla guida di una destra liberale e invece ci ritroviamo la solita destra conservatrice e retriva. Non solo usa i soliti stereotipi, come la parola ‘vu cumprà’, ma se la prende con l’anello più debole della catena. Da un ministro dell’Interno ci aspetteremmo qualcosa di meglio”. Lo afferma in una nota Patriarca. “Alfano vuole davvero combattere il commercio abusivo? E allora perché si sveglia l’11 agosto, a stagione balneare quasi finita? – continua Patriarca – Perché non se la prende anche con chi produce, smercia all’ingrosso e magari chi compra quei prodotti illegali?”.
A sostenere e a giustificare l’espressione usata da Alfano è Raffaello Vignali, responsabile Sviluppo Economico del Ncd parlando di “piaghe che causano decine di miliardi di danni al nostro Pil e tolgono i relativi posti di lavoro ai nostri giovani” – giustificando l’espressione “Vu cumprà” usata da Alfano “non in senso dispregiativo, ma in senso puramente indicativo e chiaro per chiunque”. “È il solito buonismo che finge di ignorare che dietro questi fenomeni ci sono criminalità organizzata e fenomeni di schiavitù. Ci si aspetterebbe un plauso a chi chiede di applicare con più forza leggi che troppo spesso vengono disattese a danno di tutti”, ha concluso Vignali. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha commentato le polemiche in merito alle affermazioni del ministro Alfano. “Siamo un Paese schizofrenico che offre una finta ospitalità agli immigrati, illudendo dei poveracci che qui in Italia ci sia l’Eldorado. Ricordo che 40 euro al giorno (cifra per ogni immigrato erogata dal governo) in Africa sarebbero uno stipendio di un mese e più”. Il governatore veneto ha aggiunto: “Sono per la tolleranza zero nelle spiagge. Bisogna fare pulizia e fare come negli altri Paesi il nostro Paese è l’unico che accetta una simile situazione. Non si tratta di essere d’accordo con Alfano o meno, Alfano è un nostro discepolo: nel 2006 feci stampare volantini ricordando ai turisti che comprare merce contraffatta è un reato anche per chi acquista. I turisti hanno diritto di essere lasciati in pace. Nel Veneto il turismo è l’industria principale, metà degli arrivi vanno sulle spiagge. Occorre maggiore informazione e più poteri ai sindaci che dovrebbero essere sindaci-sceriffi”.
Anche il presidente del consiglio Matteo Renzi si è espresso per quanto riguarda il termine usato da Alfano in un’intervista a Millennium: “Angelino Alfano ha parlato di ‘vu cumnpra’. È un termine giusto? Per me no. Io non l’avrei utilizzato”.