“Un tagliando dopo il referendum, immaginiamo un grande partito”
“Siamo pronti alla costruzione di un’area liberale, popolare e moderata con tutti coloro i quali vogliono farla insieme, per creare un movimento politico che sia non vassallo o ancillare o costola della sinistra e del Partito democratico, ma neanche appresso all’estremismo di destra di Salvini e della Lega. Noi siamo pronti a costruire un nuovo soggetto moderato, anche con Forza Italia, se avrà il coraggio di sganciarsi dall’estrema destra e costruire un polo moderato, liberale, popolare, centrista e riformatore”. Lo ha detto il ministro dell’Interno e leader di Ncd Angelino Alfano, intervenendo alla Summer School della Fondazione Costruiamo il futuro, a Giardini Naxos.
Secondo Alfano, questo nuovo soggetto politico deve avere “il coraggio, se serve, di collaborare con i riformatori dall’altra parte e che dica molto semplicemente che tutti quelli che aderiscono a un’idea di Europa, aderiscono al Partito popolare europeo e abitano in Italia possono stare sotto lo stesso tetto. A condizione che sotto quel tetto ci siano le primarie, le regole democratiche, che la selezione dei leader avvenga con il voto e che ci possa essere un’occasione nella quale ciascuno sceglie il vertice, poi il vertice sarà quello che ha vinto e per chi non ha vinto c’è spazio e possibilità di far valere le proprie idee”. “Siamo assolutamente consapevoli – ha detto ancora – che questa può essere la strada del futuro, ma ci vuole generosità e coraggio non solo da parte nostra ma anche da parte di chi dovrà cambiare nome e accettare che ci siano regole democratiche nella scelta delle leadership. Molti mi diranno di lasciare subito il governo Renzi, ma io rispondo che noi non abbiamo un impegno per il futuro a collaborare con il Pd, abbiamo una strada molto chiara: abbiamo rotto tre anni fa per dare stabilità, crescita e riforme al paese, a ottobre c’è un referendum, per il quale siamo per il sì, finito il quale noi ci riuniremo con tutti quelli con cui costruiremo il nuovo partito, faremo un tagliando e decideremo come andare avanti. Ma ho l’impressione che a noi nel curriculum resterà di aver salvato l’Italia e che quindi non possiamo essere trattati come quelli che stanno sbagliando perché stanno collaborando con questo governo: in un ragionamento di riaggregazione del centro, dovremo essere trattati come quelli che hanno lo statuto speciale di aver salvato l’Italia da un disastro. Abbiamo in mente la costruzione di un grande partito e vorremmo che a questa costruzione partecipassero più persone possibili”, ha concluso Alfano.
Askanews