La scelta della meta per la nostra gita di maturità (classi IV e V) è andata a un Paese del sud, il Portogallo, di cui abbiamo visitato la capitale, Lisbona. Cosa ci ha portato a scegliere questa città? Certamente l’affascinante storia che l’avvolge, riguardante soprattutto le scoperte fatte per mare da Vasco da Gama e dobbiamo ammetterlo, anche la speranza di trovare ancora un po’ di sole e bel tempo, con l’inverno che incombe qui in Svizzera. È così che il 3 Novembre ci siamo ritrovati all’aeroporto di Zurigo, pronti per questo nostro ultimo viaggio insieme come classi.
Il soggiorno (3-8 Novembre) ci ha lasciato varie impressioni. La città di Lisbona era quello che immaginavamo, una tipica città del sud, situata sul mare e sul fiume, su cui abbiamo potuto godere la vista da punti diversi. Abbiamo visitato molte chiese e monumenti, come quelli visti nella parte della città chiamata Belem, che comprendevano il magnifico monastero di Geronimo, la torre di Belem e il monumento dedicato alle scoperte, o l’antico castello, segno dell’occupazione da parte dei Mori. Oltre a questi assaggi della storia di Lisbona, che mostrano un po’ lo splendore e la ricchezza che la rappresentavano un tempo, siamo stati confrontanti con la triste realtà in cui si vive adesso lì, la povertà. Siamo rimasti tutti molto sorpresi dal vedere quante persone vivono per strada e chiedono l’elemosina. È un fatto che ci ha colpiti, perché non è una cosa da ogni giorno e soprattutto non qualcosa che ci si aspetta in una città così.
Nonostante ciò abbiamo passato delle giornate piacevoli, fra visite istruttive e momenti di pausa nei quali andare nelle pasticcerie e comprare dolci tipici o provare le specialità del posto. In fin dei conti possiamo dire che non era il posto, l’elemento più importante, ma il poter passare ancora un po’ di tempo insieme ai nostri compagni di classe, dimenticandoci, almeno per alcuni giorni, l’esame di maturità che si avvicina sempre di più.
Sara Screpanti
Emanuela Elefante
Veronica Bressi