Paura, è questa che regna soprattutto in Europa dopo la strage nella redazione parigina “Charlie Hebdo” costata la vita a 12 persone. Leggiamo quotidianamente di statistiche sulla popolazione musulmana nei vari paesi europei, sentiamo pareri di esperti di terrorismo e ascoltiamo le opinioni dei musulmani integrati nelle nostre comunità. La situazione rimane tesa,
Da uno a dieci a che livello è lo stato di allarme in Italia? “Penso intorno al sette”, così il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, rispondendo ad una domanda nel programma ‘Otto a mezzo’. Diversi esperti sono sicuri che anche in Svizzera un attacco terroristico è ben possibile. A parlare dell’attentato di Parigi è anche la giornalista francese Marcelle Padovani, che all’Adnkronos ha detto: “Con l’attentato di Parigi entriamo in una fase in cui, da un lato, i musulmani si arrabbieranno sempre di più, emulando i gesti estremi di fanatici e jihadisti e, dall’altro, c’è l’islamofobia. Ed è quest’ultima il grande pericolo di oggi”.
Padovani dice di essere sicura che sui 6 milioni di musulmani in Francia, 5’600’000 sarebbero contrari alla violenza, al fanatismo, all’integrazione fra religione e vita sociale che arriva al punto di distruggere delle vite e la libertà, ma “gli altri 100mila, che sono vulnerabili, resisteranno al fatto che ora, per esempio, ci sono stati 54 attacchi alle moschee in Francia, di cui non parla la stampa italiana?”, chiede la giornalista. Una cosa da ritenere “gravissima – spiega Marcelle Padovani – perché questa popolazione musulmana verrà stretta fra il richiamo terrorista e l’islamofobia, il razzismo anti-arabo che ricomincerà e sul quale soffiano persone come Marine Le Pen e tutte le estreme destre europee”.
“Il poliziotto che è morto per difendere Charlie Hebdo – evidenzia la giornalista – era un francese musulmano ucciso da altri francesi musulmani perché tali sono, con passaporto francese, cittadinanza francese, cultura francese”. Insomma “quella che sta vivendo la Francia è una prova di una gravità inaudita e sono convinta che ci sarà l’emulazione anche in altri paesi. Questi fanatici vorranno farlo anche in altre città, per questo la Merkel, che a Berlino ha scelto di andare dalla comunità musulmana e non a visitare i giornali satirici, ha fatto un gesto molto intelligente”. “Siamo entrati in un’era nuova – conclude Marcelle Padovani – che richiede una saggezza infinita. In tutto ciò, quello che sta facendo il nostro presidente della Repubblica Francois Hollande è molto intelligente perché cerca di esprimere solidarietà e di evitare i fanatismi. Lui sta sollecitando il meglio della società francese e, se riesce a imporre questa linea come linea guida, allora ce la faremo, altrimenti…”.