A colloquio con il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli
Molti sono contrari alla realizzazione del ponte, gli scontri a Napoli e nelle periferie cittadine proseguono e i provvedimenti in materia di sicurezza sono stati decisamente contestati. Eppure il Ministro afferma: «Siamo aperti ad eventuali miglioramenti, ma non intendiamo fare marcia indietro»
Dopo l’affermazione elettorale si torna a parlare del ponte sullo stretto: quali sono le prospettive?
Meno di una settimana fa ho scritto al dottor Pietro Ciucci, presidente della Società Stretto di Messina S.p.A., al quale ho chiesto di porre in essere, nei tempi più brevi, tutte le condizioni per la ripresa delle attività inerenti alla costruzione del ponte, nella convinzione, da parte del Governo e del Presidente del Consiglio, che il collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente sia tra le infrastrutture che rivestono carattere prioritario. E il Presidente Ciucci ha risposto prontamente, indicando l’avvio dei cantieri entro il 2010 e l’apertura al traffico nel 2016. Quindi, per risponderle in modo più sintetico, direi che le prospettive per il ponte sono rosee.
I siciliani sono nettamente divisi sulla questione: non ritiene sia il caso di indire un referendum in proposito?
Il ponte sullo Stretto è stato uno dei capisaldi della campagna elettorale del Presidente del Consiglio. Gli italiani, ed i siciliani in particolare, hanno già espresso con chiarezza la loro volontà con il loro voto, eleggendo Silvio Berlusconi quale Presidente del Consiglio dei Ministri e Raffaele Lombardo alla guida della Regione Siciliana.
Pensa che sia possibile una collaborazione con il suo predecessore o con il suo corrispondente nel governo ombra?
Sono entrambe persone serie; in particolare l’ex Ministro delle Infrastrutture ha il merito di essere riuscito a non fare fermare molte delle opere che erano state avviate dal precedente Governo Berlusconi. Con l’onorevole Martella ho avuto un primo incontro, durante il quale abbiamo preso in considerazione i tanti argomenti che sono sul tappeto. Nella convinzione che tutte le infrastrutture siano indispensabili per il bene del Paese, mi auguro che le convergenze sull’argomento siano maggiori delle divergenze.
Quali sono le altre priorità in tema di infrastrutture e trasporti?
Da Nord a Sud, il nostro Paese ha tante priorità. Dalla Pedemontana alla Salerno-Reggio Calabria, dalle ferrovie del Veneto all’autostrada Tirrenica. Senza naturalmente perdere di vista il completamento del Mose a Venezia o la Tav in Val di Susa. Ma questi, ovviamente, sono soltanto alcuni esempi della cronica carenza infrastrutturale di cui patisce l’Italia e alla quale questo Governo intende porre rimedio.
Il futuro di Alitalia?
Quella di Alitalia è una questione che riguarda tutto il Governo e di cui il Presidente del Consiglio si è fatto carico, dimostrando un grande coraggio. E’ un problema scottante che Berlusconi avrebbe potuto scaricare su altri, ma ha agito con grande generosità partendo dal presupposto che il piano di Air France cancellava Alitalia, con tagli importanti del personale di terra e dei piloti. Stiamo lavorando per una soluzione.
Lei in passato è stato anche ministro per l’ambiente; il primo consiglio dei ministri di questa legislatura si è tenuto simbolicamente a Napoli, a testimonianza dell’impegno di questo governo per la risoluzione del problema dei rifiuti; personalmente, quale pensa siano le soluzioni migliori per risolverlo?
Il Consiglio dei Ministri di Napoli ha nominato Guido Bertolaso Sottosegretario all’emergenza rifiuti nella Regione Campania, e penso che sia la migliore soluzione, vista sia l’esperienza che la struttura che ha alle spalle, offrendogli poteri forti per rispondere ad una emergenza gravissima.
Per il resto, le popolazioni locali devono capire che non esiste nulla di diverso da discariche e termovalorizzatori per affrontare il problema dei rifiuti. L’alternativa è la morte della Regione Campania.
Può darci un suo parere sul pacchetto sicurezza?
Quello approvato dal Consiglio dei Ministri di Napoli è un buon provvedimento sul quale, con l’opportuna chiarezza, non intendiamo fare marcia indietro, pur restando aperti a miglioramenti delle norme approvate.
Mi aspetto che l’intero pacchetto sicurezza venda approvato entro le vacanze estive, compresi tutti i disegni di legge. Ripeto, ci vuole grande chiarezza, ma so che il ministro dell’Interno Maroni sta lavorando con grande serietà.