A 5 anni di distanza dall’ultimo album “Cardio” (2010) arriva l’ultimo lavoro discografico di Miguel Bosè e si preannuncia subito un gran successo
Canzoni spagnole e anche italiane per l’ultimo disco di Miguel Bosè che ha presentato “Amo” in conferenza stampa, ovvero quello che si dice essere il più “Bosè” mai fatto! L’artista italo spagnolo è ritornato alla ribalta dopo anni di silenzio, ma non di improduttività, lo abbiamo visto impegnato, infatti, in Italia in televisione (è stato direttore artistico di Amici di Maria de Filippi) per poi ritirarsi nella sua casa da dove ha potuto lavorare all’album in tutta tranquillità. “La scrittura del disco è iniziata circa due anni e mezzo fa. L’ho realizzato tutto a casa. Questo è stato fondamentale per me perché intanto potevo godermi della mia famiglia, del mio orto, dei miei cani. È stato tutto molto low profile” spiega Bosé. Già dal titolo dell’album si riesca a capire il filo conduttore del lavoro “Amo” non può che parlare dell’amore in tutte le sue forme come quello per i due piccoli gemelli che lo hanno reso padre e “grazie ai quali ho scoperto davvero cos’è l’amore, e ho capito che prima non lo sapevo”. “Amo tutto quello che so, che non so e che intuisco. Ho sempre avuto una curiosità insaziabile fin da bambino, un interesse immenso verso tutto e questo disco rappresenta tutto quello che da quando avevo 8 anni è emerso di me”, anche il tema della conoscenza, infatti, ha un ruolo importante per la realizzazione di questo album. Così come anche la copertina dell’album, ricca di vividi colori e di immagini rappresentanti le varie forme della natura, è una chiara rappresentazione della personalità variegata dell’artista (“Ci sono tutte le cose che fin da quando ero piccolo mi affascinano: la biologia marina, gli animali, l’astronomia…” afferma il cantante), anche le sue canzoni diventano una sorta di racconto in prima persona, dove Bosè parla si sé: “Solitamente romanzo, invento dei personaggi ai quali faccio dire cose a cui tengo – continua Bosé – Ma questa volta no: sono io. E parlo in prima persona”.
“Amo è un viaggio immenso attraverso quello che è uno dei miei tratti più importanti: la mia insaziabile curiosità”, confida. Alla personalità variegata corrisponde anche una gran varietà linguistica, l’album si compone infatti di 12 brani in lingua spagnola, inglese e anche italiana. Nell’album, infatti sono 4 i brani in Italiano, “L’Incanto”, ”Liberi da ore”, “Brividi” e una versione speciale di “Amo”, “un regalo a un Paese che è una gran parte delle mie radici e del mio successo, anche se adesso il 90% della mia attività è focalizzata nelle Americhe”, l’artista infatti adesso vive a Panama. Nell’album si spazia da ballad a pop raffinato ad accenni dance e non manca spazio per canzoni politiche, Si se puede, che sembrerebbe un omaggio al movimento politico spagnolo Podemos “e invece è un riferimento a tutte le malefatte che hanno potuto fare i nostri governanti incompetenti che hanno svenduto ai privati sanità e istruzione”. Anticipato a fine novembre dal singolo L’incanto, una canzone composta da Miguel insieme a Lanfranco Ferrario e Massimo Grilli, che si accompagna ad un video favolistico e presentato come un vero e proprio cortometraggio cinematografico. Le altre canzoni di cui l’artista propone anche la versione italiana sono “Amo” che dà il titolo all’album, “Libre ya da amores/Liberi da ore”, una sorta di inno gioioso e positivo e “Solo sì/Brividi” che riflette sulla possibilità di vivere la solitudine in un modo nuovo. L’artista ha anche avuto modo di discutere su Sanremo 2015, che vedrà la partecipazione di diversi ragazzi di Amici, trasmissione a cui ha partecipato in qualità di direttore artistico. Tra i concorrenti ci saranno anche i Dear Jack “Hanno un carisma straordinario. Il gusto nel comporre, la voce, il timbro… tutto incredibile.
Parlo spesso con loro, ma non ho nessun consiglio per Sanremo: vincere o non vincere, l’importante è la canzone. Anzi forse è meglio se non vincono” afferma Miguel, “Tra l’altro ho saputo che c’è anche Moreno ed Emma… insomma c’è tutto Amici. Manco solo io” aggiunge senza celare troppo il desiderio di salire sul palco dell’Ariston in qualità di ospite per presentare il suo ultimo album: “mi piacerebbe andarci, ma so che la direzione artistica sta pensando più a ospiti come rock band. Io comunque sono libero”. Certo che però gli impegni non gli mancano, tra i progetti futuri, infatti, troviamo il tour che inizierà il prossimo 10 maggio in Messico e che terminerà il 16 settembre dell’anno prossimo. Oltre a coprire tutta l’America arriverà anche in Europa.