Una ragazza data alle fiamme nel messinese e una ex Miss sfigurata dall’acido. Una difende l’ex fidanzato a spada tratta, l’altra lo accusa senza mezzi termini. Due stessi casi di violenza sulle donne due diversi modi di reagire
“Non è stato lui”
Continua a ripetere che non è stato il suo compagno ad incendiarla con della benzina, Ylenia Grazia Bonavera, la 22enne ricoverata al Policlinico di Messina, è disperata non certo per le sue condizioni, ma perché cerca in tutti i modi di difendere l’ex fidanzato Alessio, 24 anni, che si trova in carcere perché accusato di averle dato fuoco e che si è costituito alla polizia di Stato. “Non è stato lui, hanno arrestato un innocente” grida disperatamente la giovane contro chi invece le accenna alla possibilità che il 24enne è stato trattenuto dalla polizia perché ci sono delle prove, un video che lo incastra mentre compra della benzina proprio pochi minuti prima dell’aggressione. Ylenia arriva a litigare per fino con la madre che cerca di difenderla e di proteggerla. “È innocente. Il mio Alessio lo difendo fino alla morte. Lui mi ama da morire”.
L’aggressione alle 4.25 di mattina di domenica 11 gennaio
Secondo il pm, invece, non ci sono dubbi, è stato il giovane 24enne ad aggredire la ragazza che due mesi prima aveva interrotto la relazione. Secondo la ricostruzione il giovane si sarebbe “recato nell’appartamento” della vittima, l’avrebbe gettata a terra ed in pochi istanti l’avrebbe cosparsa di liquido infiammabile, verosimilmente benzina, dandole poi fuoco con un accendino e fuggendo subito dopo. La ragazza ha chiesto aiuto ai vicini di casa che poi hanno chiesto l’intervento del 118. Pur gravemente ustionata, Ylenia è riuscita tempestivamente a levarsi gli abiti in fiamme riuscendo così a salvarsi. In seguito, è stata trasferita nell’ospedale universitario Policlinico di Messina a bordo di ambulanza.
Il video che inchioda l’ex
Alessio è accusato di tentativo di omicidio premeditato aggravato dalla crudeltà. Per la Procura di Messina la posizione del 24enne accusato di avere dato fuoco alla fidanzata non cambia, neppure dopo la “difesa” della ex in ospedale. Ad inchiodare il ragazzo un video che lo vede riempire una tanica di benzina proprio qualche minuto prima dell’aggressione. Il ragazzo, rispondendo alle domande del magistrato, ha respinto le accuse, sostenendo di non aver fatto nulla e di volere bene alla ragazza. “Il mio cliente ha detto di non essere stato lui a dare fuoco alla ragazza: dormiva e non si è recato a casa della giovane”, ha detto il suo legale, l’avvocato Salvatore Silvestro.
Miss sfigurata: È stato lui!
Diversamente dal comportamento di Ylenia, Gessica, ex Miss Romagna 2007, non perde tempo ad accusare e appena le condizioni glielo hanno permesso ha subito puntato il dito contro il suo ex. “L’ho visto, ho visto Eddy che aveva in mano una bottiglietta di plastica, lui era vestito di nero. Non ha detto una parola e mi ha lanciato un liquido addosso ed è fuggito. L’ho rincorso per qualche metro, urlando dal dolore, la faccia mi bruciava e la vista mi si appannava sempre di più. Speravo ci fosse ancora il mio attuale ragazzo, ma lui se n’era già andato. Sono corsa verso casa e ho citofonato a mia madre che è scesa in pigiama. ‘Eddy mi ha tirato l’acido’, le ho detto e siamo corse in ospedale”. È questo il dettagliato racconto che inchioda il 28enne originario di Capo Verde Edson Tavares, conosciuto come Eddy.
Diversi indizi contro l’ex
“Non sono stato io a sfigurare con l’acido la mia ex, non avrei mai potuto fare del male a Gessica”. Ha provato a discolparsi Eddy ma il suo racconto della sera dell’aggressione è pieno di incongruenze, l’alibi debole e troppi indizi sono nelle mani del pm oltre alla testimonianza dell’ex Miss Romagna. Lo stesso giorno dell’aggressione, il capoverdiano aveva telefonato ben due volte alla madre chiedendo di poter parlare con Gessica ma la donna aveva risposto che la ragazza era fuori a cena. “Quando torna le dirò che l’hai cercata” aveva detto la donna, ma Eddy l’ha aspettata sotto casa per poi aggredirla con l’acido e sfigurarla per sempre.
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