La Juventus in affanno, il Napoli riparte e torna a -9, il Milan difende il quarto posto, ma la lotta resta aperta, sprofonda l’Inter, in fondo alla classifica turno favorevole al Bologna
Si chiude con un 3-3 interno contro il Parma la settimana meno positiva della Juventus, eliminata abbastanza chiaramente dall’Atalanta in Coppa Italia. Sei reti subite in due gare è il segno di un periodo dove la squadra di Allegri sembra risentire della stanchezza e dello stress di metà stagione, con la testa forse troppo alla Champions League contro l’Atletico Madrid, che dal canto suo non sta meglio (sconfitta contro il Betis Siviglia). Il trofeo europeo per club più ambito sta diventando un peso per Allegri “costretto” a vincerla e quest’anno si ritrova il ruolo di favorita. Il tecnico prova a fare il pompiere “la Juventus non è in crisi e neanche favorita in Europa”, “non si vince solo con Cristiano Ronaldo” e spiega che gli ultimi resultati negativi sono frutto di errori soprattutto della difesa, priva dei titolari e senza alternative all’altezza, il reparto punto di forza è in emergenza. Certo la Juventus non è in crisi e solo “influenzata” e ancora imbattuta in campionato. Il dottor Allegri troverà le giuste soluzioni per guarire la difesa, che soffre sotto l’aspetto mentale e si tiene stretto l’attacco che segna regolarmente. Nel giorno della ultima gara della sua bandiera e capitano Marek Hamsik, il Napoli si riscatta dalla sconfitta in Coppa Italia con una convincente prestazione contro la Sampdoria davanti al suo pubblico, per altro scarso. Milik, Insigne e Verdi ridanno slancio al Napoli per affrontare l’ultima competizione al meglio per vincere un trofeo, l’Europa League. Nonostante la vittoria convincente, che riporta lo svantaggio dalla vetta a -9, su una Sampdoria in forma, il Napoli dovrà farsene una ragione di doversi dondolare sul secondo posto con 11 punti sul terzo posto dell’Inter in crisi. Ancelotti avrà il compito di gestire una situazione con poche prospettive e mantenere alta morale e concentrazione e magari approfittare di qualche scivolone della Juventus.
La sfida Champions per il quarto posto termina in parità. La Roma si è riscattata dall’umiliante 7-1 subito a Firenze in Coppa Italia con una prestazione di buon livello contro un Milan sorpreso dall’avversario e salvato da Donnarumma in serata di grazia con quattro parate decisive. Avrebbe meritato qualcosina in più la Roma, più intraprendente in fase offensiva, ma poco concreta nelle occasioni da gol. Prestazione positiva sul piano del gioco e grazie al capitano De Rossi è tornato l’equilibrio mentale. Bene il Milan al quale Gattuso ha dato una identità definita: consapevolezza e coraggio e un gioco che punta a una ordinata fase difensiva, con un rendimento della difesa ormai consolidato grazie anche alla duttilità dei centrocampisti Kessie e Bakayoko. La fase offensiva ha trovato in Paquetà e Piatek (già tre reti) due acquisti azzeccati che dovrebbero contribuire ad alzare la media dei gol e dare fantasia al gioco in attesa che le ali Suso e Canhanoglu tornino ai loro livelli. Il pari serve più al Milan che difende il quarto posto, perché la Roma è raggiunta a 35 punti da Lazio e Atalanta che hanno vinto i posticipi del lunedì. Nel derby contro il Frosinone, la Lazio ha dato continuità alla vittoria sull’Inter in Coppa Italia. Con qualche sofferenza verso la fine ha difeso il gol di Caicedo e ha avuto ragione di un tenace Frosinone, ma che rispetto a Bologna non è mai entrato in partita e ha creato grattacapi alla difesa della Lazio solo negli ultimi minuti. Continua la rincorsa al quarto posto anche l’Atalanta. Dopo la splendida vittoria sulla Juventus, la squadra di Gasperini non si rilassa sugli allori, continua a stupire e trova la vittoria a Cagliari con grande personalità e personalità. L’Atalanta supera l’esame di maturità. Basta una rete di Hateboer ad inizio ripresa per lanciare definitivamente i bergamaschi nella lotta Champions e con l’attacco più forte, 48 reti, sarà avversaria ostica per tutti. Il Cagliari è sfortunato, perde Birsa e il nuovo acquisto Thereau per infortunio, ma non incide mai sulla gara, colpendo la traversa allo scadere. Con un solo punto nel girone di ritorno i sardi devono iniziare a preoccuparsi per la classifica delicata.
Per l’Inter è crisi acuta. Il Bologna, dopo l’avvicendamento in panchina Inzaghi-Mihajlovic, fa il colpaccio al Meazza e conquista tre punti pesantissimi per la salvezza. La vittoria è meritata, il Bologna, rivitalizzato da Mihajlovic, ha segnato un gol di ottima fattura con Santander, ha sfiorato più volte il gol e nel secondo tempo ha difeso con determinazione e orgoglio il vantaggio. Per l’Inter invece è notte fonda. Dopo la sconfitta di Torino e l’eliminazione in Coppa Italia, la squadra di Spalletti non è stata capace di reagire, anzi ha toccato il fondo, mettendo ora a rischio la qualificazione alla Champions League. Nessuna vittoria nel 2019 e squadra in totale confusione, impotente e società che ha perso il controllo della situazione. Il futuro è buio e nessuno sa cosa fare per uscire dal tunnel. Spalletti per ora è confermato. In zona retrocessione turno favorevole al Bologna, unica squadra a vincere tra le ultime sette. È un pari giusto tra l’Udinese (poco coraggiosa per vincere) e la Fiorentina (appagata dal 7-1 alla Roma in Coppa Italia) in una gara dove entrambe sono state più attente a non concedere niente all’avversario. I gol sono frutto di casualità dopo errori. Il pari serve poco a entrambe. La partita è stata giocata nel ricordo di Davide Astori, tragicamente scomparso undici mesi fa prima di questa partita. Più spettacolare il 2-2 nella sfida salvezza tra Chievo ed Empoli. Il pari va stretto ai veneti che sperperano il doppio vantaggio con le reti di Giaccherini e Stepinski. Sprecata la ghiotta occasione di avvicinare proprio l’Empoli a -6, che tira un sospiro di sollievo grazie al suo attaccante Caputo, con la doppietta sale a 11 gol stagionali e salva un punto alla sua squadra. La rimonta è il premio per una ripresa giocata con più grinta e personalità. Il Chievo conferma la chance di salvezza. La Spal ferma un motivato Torino che veniva dalla vittoria contro l’Inter. Partita nervosa, molti falli e una espulsione (il granata Nkoulou) per uno 0-0 scialbo nel quale entrambe si sono annullate a vicenda. Deve recriminare la Spal per non avere sfruttato la superiorità numerica nell’ultima mezzora, ma il punto la tiene lontana 5 punti dal Bologna. Il Torino spreca l’ennesima occasione per avvicinare ulteriormente la zona Europa League. Lo stesso discorso va fatto per Genoa e Sassuolo finita 1-1, risultato giusto e gara brutta dai due volti. Punto che serve più al Genoa, che in Sanabria sembra avere trovato il sostituto di Piatek, il Sassuolo si illude e resta lontano dalle posizioni per l’Europa League.
G.S.
foto: Ansa