Comunicato stampa delle ACLI SCO (Svizzera Centro Orientale)
Il prossimo 24 novembre 2024 i doppi cittadini saranno chiamati alle urne per rispondere, prendendo posizione, a quattro quesiti referendari.
Due riguardano il tema “casa”: modifica del diritto di sublocazione e modifica del diritto di locazione per la disdetta per uso personale. Sapendo che li hanno lanciati gruppi vicini ai proprietari di immobili è chiaro che si vuole rafforzare ulteriormente il loro “potere” decisionale a scapito degli inquilini che sono più del 60% della popolazione. Gli altri due referendum si riferiscono al potenziamento delle strade nazionali (autostrade, strade principali) e alla modifica della legge federale sull’assicurazione malattia (EFAS) sulle modalità di finanziamento del sistema sanitario nazionale da parte dei Cantoni e Casse malati; una ripartizione dei costi ospedalieri (degenza in ospedale) e ambulatoriali.
In Svizzera i cittadini vengono chiamati alle urne quasi ogni tre mesi; ciò è dovuto alla Democrazia diretta, quasi unica al mondo, per far sì che su importanti questioni sia il popolo con il doppio si, della maggioranza dei cantoni e dei votanti, a decidere.
Dice il famoso motto di don Milani, il prete di Barbiana, “I Care” traducibile con “Me ne importa” che è il contrario del “Me ne frego”.
E ‘chiaro che per chi non vota saranno gli altri a decidere per lui-lei!
Il motore della Democrazia, che non si ha una volta per sempre se non viene alimentata, è la partecipazione che presuppone la solidarietà e la condivisione delle problematiche comuni a tutte le cittadine e cittadini che vivono in Svizzera; Svizzera che è diventata, di fatto, la nostra seconda Patria per esserci nati o cresciuti con la prospettiva di un futuro migliore.
Pertanto, la Presidenza delle ACLI Intercantonali SCO invita le doppie cittadine e cittadini ad esprimere il loro pensiero. Si ricorda che si può votare recandosi ai seggi elettorali istituiti nei comuni, o comodamente da casa per corrispondenza. Viva la partecipazione che ci rende liberi e uguali!
Comunicato stampa delle ACLI SCO (Svizzera Centro Orientale)