La Cassazione conferma sentenza di adozione della partner della madre
Le due donne adesso sono entrambi mamme della minore, figlia naturale di una delle due. Le protagoniste di questa recente vicenda sono due donne conviventi che più di sei anni fa hanno fatto ricorso alla fecondazione in vitro per realizzare il loro sogno di diventare genitore.
Andata a buon fine la fecondazione, la genitorialità sulla piccola nata fino adesso era vissuta solo parzialmente perché solo la mamma naturale viveva a pieno il diritto di genitorialità sulla bimba, mentre la compagna, pur vivendo sotto lo stesso tetto e dedicandosi alla bambina come se fosse propria figlia, doveva sottostare a deleghe e permessi anche solo per poter portare la piccola ad una visita medica. Le cose adesso cambieranno e la coppia potrà vivere più in serenità la propria famiglia.
La Corte di Appello di Roma, infatti, conferma una sentenza, impugnata dal pg, con la quale è stata accolta una domanda di adozione della minore proposta dalla partner della madre con questa stabilmente convivente. La prima sezione civile della Cassazione conferma dunque che la stepchild adoption “prescinde da un preesistente stato di abbandono del minore e può essere ammessa sempre che alla luce di una rigorosa indagine di fatto svolta dal giudice, realizzi effettivamente il preminente interesse del minore”. Si guarda dunque all’interesse del minore. Nel luglio del 2014, le due donne si vedevano accolta la loro richiesta di adozione, ma essendo le prime, hanno dovuto affrontare una serie di ricorsi e tre gradi di giudizio, fino all’accusa da parte della Procura di “adultocentrismo”, di non curare l’interesse della bambina.
La Cassazione ha ribaltato questa accusa, affermando invece il contrario, e cioè che stavano proteggendo i diritti della piccola e la stepchild andava approvata nel suo interesse. La Cassazione inoltre sottolinea, in calce alla sentenza con la quale ha riconosciuto l’adozione, che “il consenso degli Stati aderenti alla Cedu all’adozione legittimante da parte di persone dello stesso sesso e all’adozione cosiddetta coparentale è notevolmente cresciuta” negli ultimi anni.
Soddisfatta Marilena Grassadonia, presidente della Famiglie Arcobaleno, che nel commentare la decisione della Cassazione sulla stepchild adoption afferma che si tratta di “una vittoria per i nostri figli e le nostre figlie ed è solo merito nostro esserci affidati ai giudici a fronte di una politica incapace di legiferare nell’interesse dei minori, una politica incapace di approvare una legge sulle unioni civili che riconoscesse un minimo di diritti alle nostre famiglie”.