Negli USA si può comprare un’arma già a 18 anni, quando molti giovani americani chiedono per regalo una bella arma mortale, un efficiente fucile per cominciare, poi si vedrà, di anno in anno, come realizzare l’arsenale personale che ogni buon patriota può liberamente possedere. Però, una donna americana, di qualunque età, non può decidere di abortire liberamente. Questa è l’ultima decisione della Corte Suprema statunitense, portando gli Usa indietro di almeno 50 anni con la spiegazione che “la Costituzione non conferisce il diritto all’aborto”. Non si capisce però perché la Corte Suprema nel 1973 aveva legalizzato l’aborto pur non trovando corrispondenza nella Costituzione americana che è la stessa di adesso, come non è tanto comprensibile perché abbiano ribaltato questa decisione confutando così la competenza della Corte Suprema di allora. Con questo salto nel passato l’America si ritrova nella situazione precedente alla famosa sentenza Roe v. Wade del ’73, quando vi era possibilità per i singoli Stati di applicare le proprie leggi in materia. Allora nella maggior parte degli Stati l’aborto era considerato un reato e non poteva essere applicato in nessun caso, mentre in 10 Stati era legale solo in determinati casi: se comportava un pericolo per la vita della donna, se era frutto di stupro o incesto, oppure se vi erano presenti malformazioni. Mai veniva considerata una libera decisione della donna.
Quello che conta però è ciò che succede al di fuori delle Corti Supreme e il popolo americano non può sopportare un risvolto del genere, dove si calpestano così i diritti di una donna privata del potere decisionale sulla propria persona. Così le proteste non cessano, diventano sempre più incalzanti, mentre i commenti che arrivano dall’estero sono impietosi nei confronti di quella che si vanta essere la Terra delle occasioni e della Libertà. Questa decisione ha gravato fortemente sulla fiducia degli americani nei confronti della Corte Suprema, che dopo questa sentenza tocca i minimi storici con solo il 25% della popolazione che dichiara di avere ancora fiducia nella principale istituzione statunitense. C’è chi sospetta che una decisione del genere possa intaccare anche altre conquiste, non a torto, visto che già si vociferano prese di posizioni nei confronti della “pillola del giorno dopo” in alcuni Stati dove è entrato in vigore il divieto dell’aborto. Fa ridere poi il commento della maggior parte di quelli che supportano la storica scelta contro l’aborto – tra i quali anche il leader dei repubblicani del gruppo alla Camera, McCarthy – fieri della decisione appena presa che “salva vite umane”, mentre la maggior parte della gente può sparare all’impazzata soprattutto tra i bambini delle scuole in Usa. Di quali vite umane si preoccupano, dunque?
Se proprio ci tengono gli americani ad armarsi, sarebbe giunto il momento di farlo per bene e armarsi di buon senso: i proiettili uccidono, come le cattive scelte e la libertà negata.
Redazione La Pagina