Ecco alcune novità curiose dal mondo della tecnologia
Uno smartphone pulitissimo
Stanchi di quelle brutte macchie, impronte, ditate sul vostro smartphone? Stanchi di vedere la polvere che si accumula nelle fessure di un apparecchio carico di batteri? Secondo quanto riporta l’Afp, una società giapponese ha la soluzione: il primo smartphone lavabile con acqua e sapone. I cellulari waterproof sono sul mercato già da un po’, ma la compagnia telefonica KDDI afferma che il suo nuovo modello “Digno rafre”, che sbarca in Giappone la settimana prossima, può sopportare una bella insaponata. “Il nostro team di sviluppo ha lavato l’apparecchio più di 700 volte per testarne la durata” ha detto all’Afp un portavoce.
Uno spot online che ne prova le credenziali mostra un bambino che lascia cadere lo smartphone in un piatto di cibo coperto di ketchup. La madre rassicura la famiglia scioccata che le chiazze rosse non la preoccupano, mentre insapona l’apparecchio sotto l’acqua corrente.
L’apparecchio, che costa 21.600 yen, circa 160 euro, è destinato in particolare ai genitori che vogliono tenere lo smartphone pulito per il bambini piccoli, ha spiegato un portavoce KDDI, che ha precisato che solo alcuni tipi di sapone posso essere usati.
Secondo Adnkronos il futuro della tecnologia potrebbe essere… disegnato sulla pelle. Chaotic Moon, società informatica di Austin, in Texas, sta infatti sviluppando un tattoo hi-tech composto da un mix di bio-vernice conduttiva e componenti elettronici per creare un circuito che ci trasformerà fondamentalmente in cyborg. Per quale motivo? Raccogliere dati biometrici sullo stato di salute direttamente dal corpo.
Il kit è attualmente in fase di sviluppo e l’amministratore delegato Ben Lamm – parlando con ‘Tech Crunch’ – ha confermato che il tecno-tatuaggio sarà in grado di rilevare e archiviare informazioni sullo stato di salute che potranno essere inviate direttamente al proprio medico o, in caso di necessità, all’esercito.
Il tattoo – che sarà temporaneo e potrà essere lavato via facilmente – sarà in grado di monitorare la temperatura corporea e rilevare se qualcuno è sottoposto a stress in base alla sudorazione, alla frequenza cardiaca e alle informazioni sul livello di idratazione che saranno caricate via Bluetooth su un’applicazione.
Il robot per la telepresenza, controllato dalla mente
Il controllo cerebrale di robot è qualcosa che sarà molto più vicino alla realtà che alla fantascienza dei film al cinema: grazie a speciali calotte con elettrodi, potremo controllare automi solo col pensiero e le applicazioni sono quanto mai lodevoli, come dimostrato dal nuovo progetto italo-svizzero, riportato da Nanopress, che riguarda un robot per la telepresenza. Consiste sostanzialmente in un portatile montato su un sistema in grado di muoversi secondo istruzioni inviate dall’utente: la webcam mostrerà alla persona connessa ciò che avviene nei dintorni e gli altoparlanti diffondono la voce. Un passo successivo verso un vero supporto per chi, ad esempio, è immobilizzato a letto.