…ai peggiori studenti i peggiori professori!
Gli esami di maturità tornano ad essere protagonisti del grande schermo con la pellicola di Ivan Silvestrini, una commedia scritta da Michele Abatantuono e Giorgio Glaviano in cui ad essere sotto esame sono tanto gli studenti quanto, e soprattutto forse, gli insegnanti, valutati in base al loro metodo di insegnamento e ai loro programmi scolastici.
Il corpo docenti più stralunato del grande schermo è composto da Claudio Bisio nei panni del Professor Locuratolo (‘il matematico applicato’), da Lino Guanciale in quelli del Professor Cioncoloni (‘il bello gallico’), da Maurizio Nichetti che interpreta il Professor Fanfulla (‘un pericoloso elemento’), da Maria Di Biase alias la Professoressa Melis (‘The cat is on the table’), da Shalana Santana nei panni della Professoressa Venturi (‘il corpo docente’), penalizzata nella sua missione di insegnare l’italiano dall’essere, come viene definita, ‘il vero corpo insegnante’, da Pietro Ragusa in quelli del Professor Maurizi (‘so di non sapere’) e infine da Alessio Sakara, ‘l’educazione fisico’, che interpreta il professor Golia, cultore estremo dello sport come viatico per la crescita personale di ogni studente.
La pellicola registra inoltre il debutto sul grande schermo del rapper Rocco Hunt, (autore della colonna sonora del film) nei panni di uno degli studenti, ‘il rap-presentante’ del liceo incriminato. Ci troviamo nel peggior liceo d’Italia, il Manzoni di Milano che fa registrare la percentuale di promossi più bassa in assoluto: solo il 12% degli studenti. Inevitabile un provvedimento che segni un’inversione di tendenza: il preside (interpretato da Andrea Pennacchi), a corto di alternative, accoglie allora la proposta quasi assurda del Provveditorato per rimettere in sesto il liceo e rivoluziona il corpo docenti reclutando i peggiori insegnanti in circolazione selezionati dall’algoritmo ministeriale affidando loro l’arduo compito di alzare le percentuali dei diplomati almeno al cinquanta per cento. Insomma la soluzione sembra essere quella di affidare i peggiori studenti ai peggiori insegnanti.
Ognuno dei nuovi professori segue un personalissimo metodo di insegnamento ed un proprio, ovviamente anticonvenzionale, progetto didattico che porterà a risultati davvero…disastrosi. Ma programmi istituzionali a parte, professori e studenti insieme capiranno che esiste una possibilità per salvare l’anno scolastico e la loro scuola, obiettivo di una speculazione privata. Le forze di entrambi vengono riunite per un’unica missione, e questa volta anche gli studenti apparentemente più incapaci mostreranno qualità nascoste.
“Un film colorato, vivace, dissacrante, sadico, ironico, veloce e sorprendente che entra nel mondo della scuola attraverso un gruppo di professori che non hanno mai avuto l’occasione di dimostrare le proprie capacità professionali. ‘Ai peggiori studenti i peggiori professori’: è questa la frase con cui il Provveditore convince il Preside a cambiare la classe insegnante. E sulla base di questa opportunità abbiamo composto un cast di improbabili professori”, si legge nelle note di produzione. ‘Arrivano i prof’, nelle sale italiane dal primo maggio, è ispirato a ‘Les Profs’, film non distribuito in Italia, a sua volta ispirato ad un comic book francese, che nel 2013 ha avuto in Francia 4 milioni di spettatori, per un incasso totale di oltre 30 milioni di euro.
foto: Ansa