Il Consiglio federale lancia la campagna per la nuova legge federale, che sarà in votazione il 5 giugno
La nuova legge federale sull’asilo prevede oltre alle procedure accelerate, anche avvocati gratuiti per i richiedenti l’asilo e sei nuovi centri federali. La ministra della giustizia, Simonetta Sommaruga ha presentato la scorsa settimana la revisione “come il metodo migliore” per rispondere alla crisi migratoria e con il disbrigo corretto delle richieste d’asilo “la garanzia per la protezione ai veri perseguitati”. La revisione legislativa è sostenuta anche dai cantoni e dalle città, ma è osteggiata dall’Unione democratica di centro (UDC) con il referendum, che chiamerà gli svizzeri alla votazione il prossimo 5 giugno. L’UDC l’ha respinge soprattutto per la consulenza giuridica gratuita ai richiedenti l’asilo e dichiara il progetto superato, perché studiato quando le richieste d’asilo erano molto meno. I comuni hanno deciso di non schierarsi, perché la legge darebbe troppo potere alla Confederazione.
Le procedure rapide sono la chiave per una conseguente e credibile politica dell’asilo, argomentano i sostenitori. L’attuale crisi migratoria europea dimostra come sia importante velocizzare le procedure. L’obiettivo della legge è di 140 giorni al massimo per decidere se respingere o accettare una domanda, raccogliendo per il periodo delle procedure tutti i responsabili in sei nuovi centri d’accoglienza federali suddivisi in sei regioni territoriali. Uno a Zurigo, dove la fase di test è stata giudicata positiva e uno a Berna, poi a Basilea, Poudry e Altstetten SG e infine uno per la Svizzera centro-meridionale, che sarà in Ticino. Inoltre nei centri ci saranno dieci centri per il rinvio che accoglieranno 5.000 richiedenti, i quali non avranno bisogno della protezione e dovranno lasciare la Svizzera.
Questa legge è il grande progetto di Sommaruga e al quale crede fortemente: “Chi è minacciato nella vita e nell’integrità fisica, deve ricevere protezione in Svizzera per potersi integrare quanto prima”. Albert Rösti, designato nuovo presidente UDC, vede la nuova legge “come un tappeto rosso per chi arriva per motivi economici”, e critica gli avvocati gratuiti “perché c’è il rischio che i processi si allunghino per l’interesse degli avvocati di guadagnare più soldi”. Le procedure faranno invece risparmiare soldi al contribuente, come dimostrano le diminuzioni dei ricorsi nelle procedure nel centro di Zurigo, ribatte Sommaruga. I rappresentanti giuridici sono pagati con un importo forfettario che elimina gli stimoli per i ricorsi delle richieste respinte. Le procedure inoltre sono più brevi e questo aspetto genera costi minori, così come la possibilità per chi rimane in Svizzera di essere prima finanziariamente autonomo. Le procedure durano in media un terzo in meno di altri centri e le persone che rientrano volontariamente nei loro paesi è triplicato. Chi invece avrà risposte negative avrà meno aiuti sociali. La Svizzera è il paese europeo che ha praticato più rimpatri dell’accordo di Dublino, secondo Sommaruga, perché la riforma accelera appunto le procedure. Argomento ribattuto dall’UDC, che ritiene l’accordo Schengen-Dublino non più funzionale. “La Svizzera diventerà più attrattiva se saranno costruiti nuovi centri e saranno messi a disposizioni degli avvocati”, è il timore di Rösti.
Gaetano Scopelliti
Foto: Ansa