Zarif: i terroristi hanno voluto colpire la ”sede della democrazia”
Gli assalitori che hanno attaccato la scorsa settimana il Parlamento di Teheran e il mausoleo dell’imam Khomeini erano cittadini iraniani che erano entrati a far parte del sedicente Stato Islamico (Is). Lo ha reso noto il vice segretario del Consiglio nazionale supremo della sicurezza dell’Iran, Reza Seifollahi, alla tv di Stato. I sei assalitori ”erano iraniani e avevano aderito a Daesh (l’Is, ndr) da alcune zone dell’Iran”, ha spiegato Seifollahi. Quello della settimana scorsa è il primo attacco rivendicato dall’Is in Iran. Teheran è impegnata a combattere il gruppo jihadista in Iraq e Siria.
La polizia iraniana ha fermato sei sospetti in relazione agli attentati ed è quindi stata aumentata la presenza di poliziotti nelle strade di Teheran e nelle stazioni della metropolitana. Un maggiore dispiegamento di uomini della sicurezza nella capitale iraniana era stato annunciato dal vice ministro degli Interni Mohammad Hossein Zolfaghari alla tv di Stato, dove aveva parlato di un ”aumento delle attività delle forze dell’ordine”.
Intanto, è salito a 13 morti il bilancio delle vittime. Lo ha reso noto il responsabile dei servizi di Pronto soccorso dell’Iran, Pir-Hossein Koulivand, all’agenzia di stampa Iran.
Ira di Teheran contro Trump
Con gli attacchi sferrati in Iran i terroristi hanno voluto colpire la ”sede della democrazia”. Così su Twitter il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. ”I despoti che sponsorizzano il terrorismo minacciano di portare lo scontro nella nostra patria. I nostri vicini attaccano ciò che i loro padroni disprezzano più: la sede della democrazia”, ha postato Zarif.
Sono ”ripugnanti” le condoglianze espresse dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per gli attentati che hanno sconvolto Teheran. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. ”Il comunicato della Casa Bianca è ripugnante. Il popolo iraniano respinge queste dichiarazioni di amicizia degli Stati Uniti”, ha postato Zarif. Trump ha detto di aver pregato per le vittime degli attacchi rivendicati dal sedicente Stato Islamico (Is), ma ha anche aggiunto che ”gli Stati che sponsorizzano il terrorismo rischiano di cadere vittima del male che sostengono”.
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foto:Ansa