Questo è quanto numerosi cittadini europei chiedono ai loro governi dopo i terribili attacchi dello scorso fine settimana a Parigi (approfondimento a pagg. 16 e 17), non a caso, secondo il primo ministro francese Manuel Valls altri attacchi terroristici vengono pianificati “non soltanto contro la Francia, ma anche contro altri Paesi europei”.
“C’è un rischio reale” e “drammatico” che ci siano nuovi attentati come quelli di venerdì sera a Parigi e quindi alla Francia servono “modifiche drastiche in materia di sicurezza”, ha detto l’ex presidente uscendo da oltre un’ora di faccia a faccia con Hollande. Sarkozy ha criticato inoltre l’Europa, che non avrebbe fatto abbastanza, ad esempio, sul piano della sicurezza e nella gestione dell’ondata migratoria, e anche la politica occidentale sulla Siria. “Non ci possono essere due coalizioni” che combattono l’Isis in Siria, ha detto, esortando a trovare un accordo con la Russia. Sembra proprio quello che ci si aspetta, infatti, a margine del vertice del G20 di Antalya, c’è stato un faccia a faccia tra Vladimir Putin e Barack Obama, i due presidenti, hanno riferito fonti della Casa Bianca, hanno avuto una ”discussione costruttiva” e concentrata sugli “sforzi in corso per risolvere il conflitto in Siria, un imperativo reso ancora più urgente dagli orribili attacchi terroristici di Parigi”.
Anche il presidente del Consiglio Ue Donald Rusk ha detto: “dopo Parigi il G20 non deve essere solo un altro summit: le parole non bastano, è il momento di agire. Abbiamo espresso solidarietà, ma non basta”. “Chiamiamo tutti i leader del G20 a mostrare piena determinazione nella lotta al terrore”, il presidente del Consiglio Ue, tra le altre cose, ha chiesto uno “scambio di informazioni sulle transazioni finanziarie” per bloccare i fondi al terrorismo.
Nel corso dell’incontro tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, inoltre, il leader Usa ha assicurato che “raddoppieremo i nostri sforzi in collaborazione con gli altri membri della coalizione per arrivare ad una soluzione pacifica in Siria e eliminare Daesh come forza in grado di arrecare così tante sofferenze alla gente ad Ankara, Parigi ed altre parti del mondo”. “Il cielo si è oscurato per gli orribili attacchi compiuti a Parigi appena un giorno e mezzo fa”, ha aggiunto Obama domenica, spiegando che gli Stati Uniti ed i loro alleati stanno anche lavorando per garantire una transizione politica in Siria “che possa alleviare le sofferenze di tanta gente e privare l’Is delle condizioni in cui può operare”.
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