Una recente scoperta permette di individuare se si è a rischio di melanoma della pelle contando il numero dei nei sul braccio destro
Anche se in quantità diversa, tutti abbiamo dei nei sulla nostra pelle. A volte questi nei possono celare un melanoma cutaneo, ovvero un tumore che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti, alcune delle cellule che formano la pelle. È piuttosto raro nei bambini e colpisce soprattutto attorno ai 45-50 anni, anche se l’età media alla diagnosi si è abbassata negli ultimi decenni. Anche se rappresenta solo una piccola percentuale (circa il 5%) di tutti i tumori che colpiscono la pelle non è da sottovalutare ma è sempre bene fare dei controlli periodici così come per tutte le altre forme tumorali, un auto-esame periodico della propria pelle permette in moti casi di identificare cambiamenti o nei sospetti e di rivolgersi per tempo al dermatologo. Il sintomo principale del melanoma cutaneo è il cambiamento nell’aspetto di un neo o la comparsa di uno nuovo. Le caratteristiche di un neo che possono indicare l’insorgenza di un melanoma sono riassunte grazie alla sigla ABCDE. Se qualcosa vi insospettisce e soprattutto se ci sono stati casi in famiglia (come per tutti i tumori) è bene fare controlli specifici. Lo specialista effettua in primo luogo una visita completa dove valuterà la presenza di segni e sintomi tipici del melanoma cutaneo attraverso un esame visivo della pelle reso più accurato grazie all’uso dell’epiluminescenza, una speciale tecnica di ingrandimento e illuminazione della pelle. La diagnosi certa di melanoma cutaneo necessita però di una biopsia, in cui un campione di tessuto viene prelevato e poi analizzato al microscopio.
Contiamo i nei
Da uno studio del King’s College London condotto dall’italiano Simone Ribero e pubblicato sul British Journal of Dermatology è emerso un dato curioso ma da non sottovalutare. Secondo questo studio, chi ha più di 11 nei sul braccio destro ha più rischio di sviluppare un melanoma e per questo dovrebbe fare più attenzione e controllarsi spesso.
Secondo gli studiosi contare i nei in questa parte del corpo risulta essere il miglior indicatore di quanti nei si hanno nel complesso: chi ne ha più di sette ha maggiori possibilità di averne nel complesso 50, chi ne ha più di undici nel complesso potrebbe averne oltre 100. Una percentuale compresa tra il 20% e il 40% dei melanomi si ritiene possa avere origine da un neo preesistente, e averne più di 100 può aumentare il rischio, fino a cinque volte rispetto al normale.
Lo studio ha analizzato i dati di 3.594 donne gemelle, poi confermati con una ricerca su un campione più piccolo di uomini e donne, e sono state prese in esame 17 diverse parti del corpo: proprio il braccio destro si è rivelata la zona più ‘predittiva’ in termini di numero totale di nei e quindi di grado di rischio per lo sviluppo di un melanoma.
“I risultati possono essere di grande impatto per le cure primarie, permettendo ai medici di base di stimare con maggiore precisione il numero totale di nei in un paziente in modo estremamente rapido e in una zona accessibile del corpo – spiega Ribero – e questo significa che più pazienti a rischio possono essere identificati e monitorati”.
Le cure
Un melanoma della pelle può essere curato in diversi modi. Il primo trattamento scelto è in genere la chirurgia che spesso riesce a curare definitivamente la malattia in fase iniziale. L’entità dell’intervento dipende dallo stadio del melanoma: in genere si asporta anche una parte di tessuto sano attorno a quello malato, in modo da eliminare tutte le cellule tumorali. La radioterapia viene utilizzata in genere per trattare il melanoma che si ripresenta dopo un altro trattamento o come terapia adiuvante dopo la chirurgia per eliminare le cellule tumorali non rimosse con il bisturi. Nelle fasi terminali, la radioterapia può essere utilizzata per alleviare i sintomi. Infine la chemioterapia in genere non è molto efficace, ma può aiutare ad alleviare i sintomi nelle fasi avanzate.
Regola dell’ABC
- A come Asimmetria nella forma: se tondeggiante è benigno, se irregolare è da controllare
- B come Bordi irregolari e indistinti;
- C come Colore variabile (ovvero con sfumature diverse all’interno del neo stesso);
- D come Dimensioni in aumento, sia in larghezza sia in spessore;
- E come Evoluzione del neo che, in un tempo piuttosto breve, mostra cambiamenti di aspetto.
Il melanoma della pelle è il quarto tipo di cancro più frequente in Svizzera che occupa il primo posto nella lista dei Paesi europei più colpiti da questa forma tumorale.