Su quasi 600’000 conti ci sono pensioni “dimenticate” del valore di 2,7 miliardi di franchi
Il più delle volte i soldi vanno dimenticati per un cambiamento del posto di lavoro o un’interruzione, dice all’agenzia sda Max Meili, direttore della Fondazione istituto collettore LPP (Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità). Sta, infatti, all’impiegato la decisione di trasferire i soldi della cassa pensione dal vecchio datore di lavoro al nuovo oppure in un altro istituto, se non lo fa, dopo massimo due anni i soldi vengono trasferiti alla Fondazione istituto collettore. Se possibile questa cerca il contatto dell’intestatario del conto, ma se questo ha cambiato anche indirizzo la cosa diventa difficile. La fondazione istituto collettore allora gestisce la somma fino a quando entra la rispettiva richiesta.
Meili dichiara che grazie ad una raccolta di dati migliore e sistematica si scoprono sempre più intestatari di conti, così il 34% dei ben 900’000 conti ha potuto essere contattato, il 62% dei capitali gestiti valgono come “notificabili”. Nonostante ciò, aumenta anche il numero dei conti perduti. L’anno scorso erano 599’212, cinque anni prima 426’303, al momento si troverebbero più di 2,7 miliardi di franchi sui conti. Solitamente sarebbero più depositi piccoli che vanno dimenticati e gestiti dalla Fondazione istituto collettore, su alcuni conti ci sarebbe un credito di 10 centesimi, la media però è di 4’500 franchi.
Motivo emigrazione
Uno dei motivi principali dell’aumento delle pensioni “dimenticate” sarebbe la globalizzazione, spiega Meili. Gli svizzeri passerebbero molto di più un certo periodo all’estero, per lavoro o per un viaggio lungo, queste persone poi dimenticano che sono loro stessi a dover trasferire i soldi della cassa pensione dal vecchio datore di lavoro ad una nuova cassa. D’altro canto però lavorano sempre più stranieri in Svizzera e tanti non sono sufficientemente informati sul sistema del secondo pilastro e lasciano i soldi in Svizzera quando tornano nella loro patria. Un’ulteriore spiegazione è quella che le persone oggi traslocano molto più spesso e così è più difficile ritrovarli.
Chi ha il sospetto di essersi dimenticato soldi della pensione può fare inviare una richiesta all’ufficio responsabile (vedi box in basso). Solo nell’ultimo anno sono state inviate 33’000 richieste, la Fondazione istituto collettore ha liquidato ben 940 milioni di franchi, incluse però richieste di persone che erano alla conoscenza di pensioni da trasferire. Una richiesta spesso quindi vale la pena, nel 42% dei casi vengono scoperti conti “dimenticati”. Chi non fa una richiesta, normalmente con l’età del pensionamento ha buone possibilità di essere scoperti comunque anche se si è emigrati nella patria.
Solo chi non si fa sentire entro il 100° compleanno non avrà più il diritto di trasferire i soldi “dimenticati”, allora i soldi vengono trasferiti in un fondo centrale.
A chi rivolgersi in caso di pensioni “dimenticate”
L’Ufficio centrale del 2° pilastro è l’ufficio di collegamento tra gli istituti di previdenza professionale (detta anche 2° pilastro o LPP) e gli assicurati. Questo ufficio è stato costituito allo scopo di tentare di ripristinare, nei limiti del possibile, i contatti interrotti tra gli assicurati e gli istituti.
Tel: 031 380 79 75
Fax: 031 380 79 76
www.verbindungsstelle.ch