Attentato avvenuto durante la visita del presidente francese Francois Hollande
Sono almeno 33 le vittime e decine i feriti dell’attentato avvenuto lo scorso lunedì 2 gennaio a Baghdad, proprio nel giorno in cui il presidente francese Francois Hollande era in visita nella capitale irachena. Secondo le prime notizie diffuse dalla televisione panaraba satellitare Al Jazeera l’attentato sarebbe avvenuto tramite l’esplosione di un’autobomba ed è avvenuto in una piazza del popoloso sobborgo sciita di Sadr City, un quartiere a maggioranza sciita nella zona nordorientale della capitale irachena ripetutamente preso di mira da attentati, dove sostano i lavoratori a giornata in attesa di un impiego.
Al momento non ci sono rivendicazioni, ma l’Isis prende regolarmente di mira aree civili con attentati come questo nella capitale irachena che proprio lo stesso giorno ha ricevuto la visita di Holande, la prima di un leader occidentale da quando due anni e mezzo fa è stata creata la coalizione internazionale anti-Is. “Agire contro il terrorismo in Iraq serve anche a prevenire degli atti di terrorismo contro il nostro territorio – ha detto Hollande, parlando davanti ai militari francesi impegnati nell’addestramento delle forze irachene – Tutto quello che contribuisce alla ricostruzione in Iraq rappresenta una condizione aggiuntiva per evitare che da parte di Daesh possano essere condotte azioni sul nostro territorio”.
Questo non è stato l’unico attacco degli ultimi giorni: altre 29 persone sono rimaste uccise in tre attentati in varie zone di Baghdad del sabato prima. Sette agenti di polizia sono morti invece in un attacco avvenuto ieri nei pressi della città santa sciita di Najaf, nel sud.