Tornano a farsi sentire le bombe in Pakistan mentre Islamabad e New Delhi cercano di riprendere il dialogo interrotto con gli attentati di Mumbai.
Due autobombe hanno fatto almeno 20 morti nell’area nord occidentale del Pakistan, nella Provincia Frontaliera di Nord Ovest (Nwfp) ai confini con l’Afghanistan. Qui da mesi è in corso una guerra tra esercito pachistano e talebani; qui le fonti di intelligence pachistane e straniere ritengono si nascondano i vertici di Al Qaida compreso Osama Bin Laden; qui da tempo gli aerei senza pilota americani, i droni, bombardano istallazioni talebane. In uno di questi bombardamenti è stato ucciso Baitullah Mehsud, ritenuto vicinissimo a Bin Laden e responsabile, tra gli altri, dell’omicidio di Benazir Bhutto, nonché ex leader del Tehreek-e-Taliban, lo stesso gruppo che ha rivendicato il primo dei due attentati, annunciandone molti altri. Erano circa le 7.30 del mattino quando un attentatore suicida, a bordo di un veicolo imbottito con almeno 320 chili esplosivo, si è lanciato contro la stazione di polizia di Mandan, a Bannu. Dieci i morti, oltre 60 i feriti. Due bambini tra le vittime, mentre altri che a quell’ora andavano a scuola, sono rimasti feriti.
Dai primi accertamenti, secondo quanto riferisce la polizia, l’attentatore sarebbe stato un quindicenne, stando ai resti trovati nei pressi del veicolo bomba. Qualche ora dopo, verso le 12 locali, a Peshawar, il capoluogo della Nwfp, un’auto imbottita di esplosivo e parcheggiata nei pressi di una banca privata nell’area di Saddar è saltata in aria provocando dieci morti e almeno 75 feriti.
Secondo le informazioni della polizia, che annuncia di aver arrestato due sospetti, nell’attentato sono stati usati almeno 1.000 chili di esplosivo.
Il presidente Asif Ali Zardari e il primo ministro Yousuf Raza Gilani hanno condannato gli episodi, assicurando tutte le azioni del caso e la protezione ai cittadini della Nwfp. Il ministro per l’Informazione della provincia frontaliera ha legato gli attentati alle operazioni militari nell’area. Tutto questo, mentre a New York era in corso l’incontro fra i sottosegretari agli Esteri di India e Pakistan, preludio all’incontro dei ministri degli Esteri dei due Paesi. I rapporti fra Delhi e Islamabad si sono raffreddati dopo gli attentati di Mumbai del novembre 2008, in quanto l’India ha accusato il Pakistan di non bloccare i terroristi. Nei giorni scorsi le polemiche fra i due Paesi si sono acuite dopo che il Pakistan ha liberato il leader talebano ritenuto la mente degli attentati. I primi ministri di India e Pakistan si sono incontrati tre mesi fa a Sharm el Sheik, ma nessuna agenda sulla ripresa dei colloqui tra i due paesi è stata fissata.
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