Prepariamoci: uno degli effetti delle varie emergenze che stiamo vivendo in questo periodo, da quella sanitaria, a quella climatica, a seguire quella economico-salariale oltre che sociale, è un approccio globale sia alla realtà dei fatti, ma anche ad una verifica preliminare sia delle loro cause e sia dei conseguenti rimedi.
E’ nella traccia di questa tendenza di lungo periodo che in questi giorni si presentata anche in Cantone Ticino l’associazione per le pari opportunità e la parità salariale tra uomo e donna-VCLG, già attiva da un biennio in Svizzera interna.
La VCLG, promossa dall’Ufficio federale per l’uguaglianza tra donna e uomo (UFU), è un’iniziativa che BAK Economics, uno dei piu’ autorevoli centri di ricerca economica attivo nella Confederazione, svolge in collaborazione con la Hochschule di Lucerna e con Perinnova, società attiva nella analisi delle dinamiche congiunturali e salariali.
VCLG fornisce un supporto professionale ad aziende, istituzioni e associazioni che desiderano certificare e proporre misure concrete per la parità salariale e le pari opportunità, in particolare suggerendo soluzioni su misura con l’ausilio di vari tipi di certificazioni.
Nello specifico, prendendo ad esempio quanto già proposto da VCLG oltre Gottardo, l’evento ticinese ha avuto come obiettivo proprio la presentazione di certificazioni per le aziende interessate ad incrementare la parità salariale e le pari opportunità.
Ad introdurre la serata, lo ricordiamo, organizzata da BAK Economics che è anche partner di VCLG, era presente Rachele Santoro, delegata cantonale ticinese alle pari opportunità, che ha ricordato come le disparità ancora presenti siano una questione che coinvolge nel suo insieme le dinamiche sociali.
Adoperarsi affinché le donne raggiungano la parità salariale, è stato sottolineato durante la conferenza, andrebbe generalmente a vantaggio delle famiglie, che in tal modo potrebbero beneficiare di entrate sufficienti a permettere anche al nucleo domestico di optare, ad esempio, per un modello di impiego che consenta il tempo parziale.
Nello specifico, da una recente inchiesta del barometro nazionale dell’uguaglianza emerge infatti che, oltre ad una piu’ che prevedibile maggioranza femminile, anche la maggioranza degli uomini intervistati desidererebbe un modello di conciliabilità in cui ad entrambi i partner sia consentito lavorare a tempo parziale.
Il presidente di VCLG Marc Bros de Puechredon ha illustrato le varie possibilità di certificazione per le aziende e sottolineato come le pari opportunità, piu’ che una dinamica secondaria alle strategie aziendali, si posiziona invece come elemento principale per promuoverne la evoluzione.
“Oltre a profilarsi in maniera significativa sul mercato per acquisire lavoratrici e lavoratori qualificati,” ha inoltre precisato Bros de Puechredon, “favorire la parità salariale porta a una migliore lealtà e impegno nei confronti dell’azienda con conseguentemente diminuzione di alternanza di personale, maggiore capacità di innovazione e coesione aziendale, proprio grazie alla presenza di team operativi bilanciati nella presenza di genere e nelle rispettive e conseguenti specifiche, oltre che reciproche, competenze”.
Il presidente di VCLG, segnalando alcuni esempi di aziende, ha ricordato quanto attuato da BERNMOBIL, la azienda di trasporti della capitale federale, che ha adottato i protocolli sulle pari opportunità e la parità salariale ottenendo il certificato “CLG Best practice”.
All’incontro ha inoltre fatto seguito anche una discussione con la vicepresidente di VCLG, la professoressa Lucia Lanfranconi, presente all’evento in modalità digitale, che ha illustrato nel dettaglio le dimensioni della parità salariale e le pari opportunità analizzate secondo i protocolli VCLG elaborati dall’Hochschule di Lucerna.
Questi ultimi comprendono, ad esempio, svariati elementi concernenti la parità salariale come: la protezione contro le molestie sessuali, la conciliabilità, le condizioni di lavoro, le modalità di assunzione ed interruzione del rapporto di lavoro, e le possibilità di sviluppo e carriera.
di Nicoletta Tomei