21Il colpevole si vedeva come “Robin Hood del principato Liechtenstein”
Lo scorso lunedì mattina, 7 aprile, poco dopo le ore 7.00, Jürgen Frick, il Direttore della Banca Frick&Co. SA di Balzers, nel principato Liechtenstein, è andato al lavoro, ha parcheggiato la sua macchina sui parcheggi privati della banca. Fin qui niente di speciale, se non ci fosse stato un individuo che è entrato nel parcheggio subito dopo Frick tramite il portone che era rimasto aperto. Jürgen Hermann, questo il nome dell’inseguitore, ha sparato tre colpi con la sua arma da fuoco del calibro 9 millimetri in direzione della sua vittime Jürgen Frick dopo che questo è sceso dalla macchina, il suo cadavere è stato ritrovato verso le ore 7.30 da un impiegato della banca, questo è quanto riferito dalla polizia con le prima notizie sulle indagini. Secondo la polizia il colpevole Jürgen Hermann è un 58enne, inventore ed ex-manager dei fondi di investimento del paese Mauren, che da anni porta avanti una sua lotta personale contro le banche, il sistema politico del principato e contro la giustizia, la vittima era il capo operativo della banca scelta da Hermann.
Hermann ha denunciato alcuni anni fa il principato a 200 milioni di franchi risarcimento di danni, per il fallimento della sua impresa nel 2004 che lui presuppone sia stato indotto dall’ente che controlla la finanza che ha sorvegliato l’impresa di Hermann e controllato i fondi (monitoraggio), questa sorveglianza avrebbe causato il fallimento dell’impresa. Hermann inoltre ha caricato la banca Frick con una denuncia di 33 milioni di franchi e tre dei suoi funzionari amministrativi di 10 milioni di franchi ciascuno. Nel 2010 Hermann si è rivolto a tutte le case nel Liechtenstein tramite una lettera per pubblicizzare il suo caso, vedendo se stesso come il “Robin Hood del principato Liechtenstein”, nello stesso tempo ha offerto a diversi investitori una partecipazione finanziaria dopo un eventuale successo del processo.
Visto da alcuni come un “pignolo geniale”, ma anche come “un irritabile e prepotente narcisista”, il 58enne, si sarebbe radicalizzato sempre di più, questo risulta dai messaggi e le e-mail inviati dallo stesso, solo il venerdì prima del delitto. Hermann ha inviato una mail con l’oggetto “Prossimo colpo”, chiamando il principato “Fürstendumm Scheissenstein”, un gioco di parole in tedesco dove invece di Fürstentum = principato usa Fürstendumm traducibile con “Principato-ignorante” e invece di Liechtenstein usa l’insulto “Merda” (Scheissen-stein). Nello stesso tempo avrebbe annunciato per l’11 aprile, una nuova denuncia rivolta all’EDU, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, dove chiedeva un risarcimento di danni di 360 milioni di franchi, così ha scritto Hermann. Mentre era in fuga, Hermann è riuscito inoltre ad aggiornare il suo sito internet, dove si legge “catch me if you can, dead or alive, reward 200’000’000 CHF” (“Prendetemi se potete, morto o vivo, ricompensa 200’000’000 CHF”). Subito dopo il delitto, i membri del governo sono stati esortati a non esporsi in pubblico per pericolo acuto.
La macchina del colpevole è stata trovata dopo cinque ore nelle vicinanze del paese Ruggell, vicino al Reno la polizia ha trovato il passaporto e la patente di guida del colpevole. Secondo la polizia, nel passaporto sono stati trovati diversi scritti a mano, la confessione scritta e una lettera d’addio del colpevole. Anche se si presume che il colpevole si sia suicidato, finora non è stato trovato il suo cadavere, la polizia continua con le indagini per trovare il fuggitivo.