Nella Pubblica amministrazione in Italia vi è ancora un grave problema di insufficiente dotazione tecnologica: nei piccoli comuni, quelli con meno di 5.000 abitanti, il 91,5% dei dipendenti dispone di un computer, lo 0,7% ha un accesso ad Internet, il 98,1% ha la posta elettronica.
Manca ancora una sufficiente diffusione di connettività in banda larga (ne dispone solo il 49,3% delle postazioni) ma soprattutto un’offerta di servizi di e-Gov finalizzata ai cittadini e alle imprese: solo il 25,7% dei piccoli comuni dispone di una casella di posta elettronica certificata e solo il 7,4% consente di effettuare pagamenti on line.
“Conto di avere due mega di banda larga per tutti a partire dal 2010”. È questa la promessa che il Ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha fatto nel corso della trasmissione radiofonica “Il Brunetta della domenica”. Nei paesi nordici, ha spiegato, chiunque ha a disposizione un mega di banda larga: “Io sto puntando a fare la stessa cosa in Italia, perché solo attraverso una rete Internet efficiente possono passare documenti e certificati” e si può arrivare così ad un vero “cambiamento della burocrazia. Il piano è già pronto – ha assicurato il ministro – ho parlato con il viceministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. È un problema di investimenti, ma manca ormai solo l’ultima spinta. Nell’arco di ottobre-novembre possiamo avere il via libera del Cipe”.
Secondo Brunetta, servono “800 milioni di euro, non costa nemmeno tanto”.
Saranno necessari “investimenti pubblici e privati, degli operatori.
Il piano è anche uno stimolo economico, perché vuol dire investimenti sulla rete, nuove tecnologie, spesa da parte dei cittadini”, che possono essere così “invogliati” ad operare maggiormente da casa, anche nei confronti della Pubblica amministrazione.
“Con un mega di banda reale si può fare già moltissimo”, sottolinea il ministro, che dichiara di sognare “un D-Day in cui non ci sono più file, cartelle pazze, cartellinacce scritte male che ti arrivano a casa con il messo comunale. Penso che il 2010 potrà essere il crollo di queste mura, con l’eliminazione della carta e delle code’’.
Secondo il ministro, la banda larga accessibile a tutti è “quasi come l’estensione globale dell’energia elettrica e del telefono nel nostro paese. Quello é un cambiamento globale e lo faremo”.
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