Pur di stare sotto i riflettori tv ed avere il suo quarto d’ora di celebrità, era disposto a tutto
La televisione, si sa, esercita sulle persone un fascino straordinario. Immaginate chi vuole essere al centro dell’attenzione e ne fa una questione di vita o di morte (in senso figurato e reale). Ebbene, se non ne ha l’occasione, la cerca spasmodicamente. Per fare cosa? Per avere il suo quarto d’ora di celebrità. In tv, appunto.
Barry Austin è un nome e un cognome che sicuramente non dicono nulla ai lettori, eppure in Inghilterra (e ultimamente, da quando è venuta fuori la sua storia) è diventato famoso. Pensate, si era messo in testa di uguagliare e poi di superare il record dell’uomo più grasso d’Inghilterra. Detto fatto. Il modo migliore per farlo era mangiare. Ecco il menu giornaliero di Barry Austin, con un avvertimento: in genere un uomo normale ha bisogno di circa 2000 (duemila) calorie al giorno. Per poter fare il paragone, vicino ad ogni alimento specifichiamo calorie e quantità. Colazione: sei salsicce di maiale (711 calorie), tre frittelle di patate (240), sei uova fritte (555), sei fette di bacon (pancetta, 450), cinque fette di tost imburrate (730). Pranzo: 2 porzioni di fish&chips (2.206 calorie), una porzione formato famiglia di zuppa inglese alle fragole (960). Come si vede, un pranzo frugale rispetto alla colazione. Cena: nove porzioni di pollo al curry (5400 calorie), sei porzioni di riso pilaf (1800), quattro porzioni di pane naan (un tipo di pane simile alla piadina, 800). Naturalmente, grande mangiata, grande bevuta: nel corso della giornata il simpatico Barry Austin beveva dodici litri di coca cola (5.040 calorie) e quaranta pinte di birra (23 litri, 10.240 calorie). Sommate, tutte le calorie ingurgitate dal nostro aspirante campione di grasso fanno 29.132, roba da sfamare quindici persone. Ecco, Barry Austin mangiava ogni giorno per quindici persone. Invitarlo di questi tempi sarebbe stato meglio consegnargli direttamente le chiavi di casa.
Ebbene, l’uomo, dopo questa cura di elefante, riuscì nel suo intento: divenne l’uomo più grasso d’Inghilterra, con oltre quattrocento (400) chili di peso e una stazza da armadio a parete intera. Conquistare un record costa molta fatica, altrettanta ne costa per conservarlo. A cercare di agguantare un record sono in molti e il campione deve tenere il colpo, altrimenti cade. Il nostro Barry Austin salì sul gradino più alto del podio e ci restò per alcuni anni, fino al 2004, poi si avverò la massima valida in politica come in altri campi: a voler fare il puro ci sarà sempre uno più puro che ti epura. Si vede che l’usurpatore del titolo di Berry aveva una fame talmente arretrata che quella di Barry era poca cosa. Il campione, battuto, lontano dai riflettori che puntavano sul nuovo affamato, meditò il ritiro e la fuga, anche perché, a furia di mangiare salsicce, uova, patate, pancetta, fette di toast imburrate, zuppa inglese formato associazione, cosce di pollo, piatti di riso, pasta, pane e una vasca da bagno di coca cola e birra, cominciò a non reggersi più in piedi.
Per farla breve, come ce l’aveva messa tutta per diventare grasso, così ce la mise tutta per diventare magro. Barry Austin studiò a fondo i motivi per cui nessuno dei sopravvissuti ad Auschwitz era grasso e arrivò alla conclusione che erano pelle e ossa perché non mangiavano abbastanza. Così fece lui, con una certa difficoltà: passò da 29 mila calorie al giorno a 1.500 (millecinquecento) misere calorie al giorno. Nel giro di qualche mese, la cura funzionò. Un giorno, prese una bilancia gigante e si pesò: 286 chili. Ne aveva persi 114: cominciava a reggersi in piedi, ma per la fame doveva appoggiarsi al muro.
Per essere al centro dell’attenzione Barry Austin cominciò a mangiare a più non posso; per arrivare a dimagrire cominciò a non fare più la spesa ma, visto che non riusciva a scendere sotto i 286, per tornare sotto i riflettori iniziò a fare il moralista (ecco perché si dice che i più grandi moralisti sono anche i più grandi farabutti): dallo schermo televisivo entrava nelle sale da pranzo degli inglesi per dire che mangiare molto fa male. Vedendo che era deperito, quei poveri telespettatori che lo avevano visto al top, poco mancava che rinunciassero a mangiare per offrirlo a lui. Scherzi a parte, Barry Austin sta male, stava meglio quando stava peggio, ma il quarto d’ora di riflettori, dice, vale bene qualche rischio. Oltre a stare male fisicamente, sta male anche economicamente, perché è costretto a rinnovare il guardaroba adattandolo alla sua stazza da quasi magro.
Nell’ultima apparizione in tv, ha detto: “Ragazzi, non seguite il mio esempio”. Ci sarebbe da credergli, ma si sa, i buoni consigli vengono dati per non essere seguiti. La storia non è nuova.