Dopo il Nazionale anche il Consiglio degli Stati ha approvato un controprogetto all’iniziativa del PPD
Il Consiglio degli Stati, dopo il Nazionale in dicembre, ha deciso di opporre un controprogetto diretto all’iniziativa popolare del PPD “Per il matrimonio e la famiglia”, di cui raccomanda la bocciatura. Le coppie sposate non dovrebbero più essere penalizzate sotto il profilo fiscale rispetto ai concubini, ma non per questo bisogna discriminare gli omosessuali né escludere definitivamente l’imposizione individuale, secondo la maggioranza della Camera alta. Il testo popolare-democratico aveva fatto discutere, perché definiva il matrimonio “un’unione fra uomo e donna”.
La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati CET aveva approvato il testo definitivo del controprogetto diretto intitolato «Abolire gli svantaggi per le coppie sposate – per una politica familiare per tutti». Il controprogetto diretto rinuncia da un lato a una definizione del matrimonio e, dall’altro, evita l’esclusione a priori del sistema d’imposizione individuale per le coppie sposate, considerando pertanto esclusivamente il divieto di discriminazione. Grazie a questo controprogetto, le coppie sposate non dovrebbero più essere svantaggiate, segnatamente in ambito fiscale, rispetto alle coppie concubine. La Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf ha sottolineato che ci vuole “finalmente” una decisione, dato che la faccenda sarebbe bloccata in Parlamento da anni, è per questo che il Consiglio federale consiglia di approvare l’iniziativa del PPD, respingendo il controprogetto. “Con l’approvazione del controprogetto non cambia niente”, ha dichiarato Widmer-Schlumpf. Nel comunicato del Consiglio federale si legge: “Il Consiglio federale ha deciso di sospendere il progetto di legge e di raccomandare l’accettazione dell’iniziativa del PPD «Per il matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate». In caso di accettazione dell’iniziativa, il principio dell’imposizione congiunta dei coniugi verrebbe sancito nella Costituzione. Questo accrescerebbe considerevolmente le possibilità di trovare un compromesso politico sul modo di ovviare l’imposizione attualmente eccessiva dei coniugi. Senza una nuova modifica costituzionale l’imposizione individuale sarebbe esclusa quale futuro modello d’imposizione”. Inoltre Widmer-Schlumpf ha accennato che già oggi la discriminazione per legge sarebbe vietata secondo la decisione giudiziaria del 1984, ma ancora se si tratta delle imposte federali dirette sarebbero 80 000 coppie svantaggiate.
Coppie sposate e concubini nel diritto fiscale e nell’AVS/AI
Sotto il profilo fiscale, le coppie sposate e i concubini sono trattati in modo diverso. A seconda del reddito e della sua ripartizione, una coppia di coniugi paga più o meno imposte di una coppia di concubini nella stessa situazione. Il Tribunale federale ha stabilito che se l’onere fiscale dei coniugi supera del 10% quello dei concubini è incostituzionale. Per eliminare lo svantaggio nell’ambito dell’imposta federale diretta sono state adottate misure in vigore dal mese di gennaio del 2008. In tal modo per circa 160 000 coniugi con doppio reddito, ovvero circa due terzi degli interessati, è stato possibile eliminare completamente la loro penalizzazione rispetto ai concubini nella stessa situazione economica. Attualmente parte delle coppie coniugate con doppio reddito o pensionate sono ancora trattate fiscalmente peggio dei concubini nella stessa situazione. Il Consiglio federale ha pertanto fatto elaborare proposte per eliminare completamente questa penalizzazione. Da fine agosto 2012 a inizio dicembre 2012 è stato posto in consultazione un pertinente avamprogetto di legge che, vista la maggioranza di risposte negative, è stato sospeso dal Consiglio federale il 29 maggio 2013. In ambito di imposte cantonali, di norma le coppie coniugate non devono sostenere un onere fiscale maggiore, ma al contrario godono solitamente di una situazione migliore.
Per quanto riguarda le assicurazioni sociali, nel complesso non sussistono svantaggi per le coppie sposate. Per il calcolo delle rendite di vecchiaia e invalidità, i redditi conseguiti dai coniugi durante gli anni di matrimonio vengono ripartiti e assegnati metà ciascuno alla moglie e al marito. Inoltre, qualora solo uno dei coniugi eserciti un’attività lucrativa e versi almeno il doppio dell’importo minimo annuo (stato 2013: 960 franchi), un solo coniuge paga i contributi AVS. In caso di decesso, il superstite ha diritto alla rendita vedovile solo se era sposato. Se un coniuge muore, il coniuge superstite riceve inoltre un supplemento del 20% sulle proprie rendite di vecchiaia o invalidità (fino all’importo della rendita massima). Situazioni privilegiate di questo tipo per i coniugi si constatano anche nella previdenza professionale o nell’assicurazione contro gli infortuni. Le persone non sposate non godono di questi vantaggi.
AFC