La protesta, con l’uscita dal campo del giocatore del Milan Boateng per insulti razzisti durante l’amichevole Pro Patria-Milan, era stata giudicata inopportuna dal presidente della FIFA Joseph Blatter. “Per combattere il razzismo servono soluzioni più severe”, aveva detto Blatter. In una conferenza stampa a San Pietroburgo il 76enne è tornato sul tema del razzismo nel mondo del calcio ed è stato molto chiaro nell’annunciare le misure da prendere per combatterlo: “Penalizzazioni di punti e retrocessioni per i club”. Il presidente della federazione mondiale ha affermato che senza sanzioni severe, il razzismo non potrà essere sconfitto. “Il mondo intero si batte contro razzismo e discriminazione. Il calcio è parte integrante della società mondiale. Riuniamo 300 milioni di persone nel mondo e dobbiamo dare l’esempio”. La FIFA ne discuterà al prossimo Comitato Strategico entro qualche settimana. Blatter ritiene che le sanzioni finanziarie non siano efficienti e le partite a porte chiuse non siano una buona soluzione.
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