Dalla Russia un nuovo “gioco” che ha portato al suicidio più di 150 adolescenti
Fino a qualche giorno fa non se ne sapeva nulla, o quasi. Poi Le Iene trattano il caso e realizzano un servizio che svela il macabro gioco psicologico Blue Whale, letteralmente “balena blu”, che ha portato alla morte ben 157 adolescenti in Russia.
L’allarme è scattato perché sembra che il gioco si stia diffondendo anche altrove, alcuni casi, infatti, si sono verificati in Gran Bretagna, Brasile, Francia e Italia. Il caso italiano si sarebbe verificato lo scorso febbraio in un paesino della provincia di Livorno, dove un tredicenne si è tolto la vita lanciandosi da un palazzo di 26 piani. È subito chiaro, però, che la morte del ragazzo non sia da considerare un semplice suicidio, ma c’è qualcosa di molto terribile sotto.
Cosa è Blue Whale?
Viene chiamato erroneamente “gioco”, ma si tratta di un vero e proprio rituale formato da un certo numero di prove da superare, a volte anche davvero terribili e addirittura mortali. Come già detto si chiama “balena blu”, per l’attitudine di questi cetacei di suicidarsi arenandosi sulla spiaggia. Non a caso il grosso animale spesso compare sotto forma di semplici disegni su fogli o di incisioni su pelle attraverso graffi e tagli su braccia e mani dei “giocatori”.
Ai partecipanti, soprattutto adolescenti, gli organizzatori, che si fanno chiamare “curatori”, inviano una lista contenente le regole da seguire nei 50 giorni che precedono la morte. Le vittime devono quindi seguire passo per passo le regole sottoponendosi a prove di violenza fisica (richiesta di tagliarsi braccia o bruciarsi alcune parti del corpo), e psichica (ascoltando musica triste e film su suicidi e morti).
I partecipanti del gioco vivranno così sotto una grande pressione psicologica con cui affronteranno l’ultima prova che li porterà quasi certamente alla morte: salire su un palazzo e riprendere, o far riprendere da altri, il momento della propria morte.
I creatori di Blue Whale
Tra i curatori è stato individuato un 22enne russo, Philipp Budeikin. Il ragazzo, che per tre anni ha frequentato la facoltà di psicologia, è stato recentemente arrestato con l’accusa di aver causato il suicidio di 16 ragazzine. Alle accuse rivoltegli contro, il ventiduenne ha risposto parlando di “pulizia della società”, affermando che le ragazze che sono morte a causa sua erano “materiale organico di scarto” e inoltre erano “felici di morire”. Ecco cosa ha detto il giovane studente di psicologia, che non si è mai pentito, sulle sue azioni: “Ci sono le persone e gli scarti biologici. Io selezionavo gli scarti biologici, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società. Li ho spinti al suicidio per purificare la nostra società”.
Inoltre, durante l’interrogatorio ha aggiunto “ho fatto morire quelle adolescenti, ma erano felici di farlo. Per la prima volta avevo dato loro tutto quello che non avevano avuto nelle loro vite: calore, comprensione, importanza”. Philipp Budeikin si trova attualmente in carcere a San Pietroburgo, dove ogni giorno riceve lettere d’amore delle adolescenti che aveva adescato sui social e che avrebbe potuto spingere al suicidio.
Il gioco poi si è rapidamente diffuso grazie alla creazione di un compatto fronte unito che, sfruttando la velocità di diffusione tipica del web, ha coinvolto migliaia di ragazzini che hanno deciso di togliersi la vita.
La balena diventa rosa…
In risposta al macabro gioco della Balena Blu che ha portato al suicidio di diversi giovani e sta diffondendo il terrore tra i genitori, è stato ideato il gioco della Balena Rosa. Due giovani brasiliani, infatti, hanno deciso di creare il medesimo gioco fatto di sfide o prove che però non portano alla morte e non procurano male a nessuno. Ana Hoppe e Rafael Tiltscher, i due creatori della Balena Rosa, hanno ideato 50 difficili compiti quotidiani, approvati da un esperto psicologo, per rendere felici gli altri, aiutare, e in qualche modo cercare di rallegrare le giornate di chi ha bisogno, fino arrivare all’ultimo giorno, in cui è previsto di salvare una vita. Secondo quanto riferito dagli stessi ideatori, pare che l’obiettivo di offrire amore, pace e felicità stia riscontrando un successo così strepitoso.
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