Plebiscitario il sì al nuovo articolo costituzionale sulla promozione della formazione musicale dei giovani
Naufraga alle urne l’iniziativa popolare “Protezione contro il fumo passivo”. Il 66 percento dei votanti e quasi tutti i cantoni (ad eccezione di Ginevra) hanno respinto l’iniziativa lanciata dalla Lega polmonare Svizzera, che mirava a rafforzare la legge federale entrata in vigore nel 2010, proponendo di proibire di fumare in tutti i luoghi chiusi di lavoro o di accesso pubblico in tutta la Confederazione. Per voce della sua direttrice Sonja Bietenhard, la Lega polmonare si dichiara “sorpresa e delusa“ per l’esito negativo. Secondo Bietenhard “il popolo si ritiene soddisfatto della legge federale in vigore” e non vede comunque nel risultato “un segnale di maggiore tolleranza verso il fumo”. Soddisfatto il Consiglio federale e l’organizzazione degli esercenti GastroSuisse. Il ministro della sanità Alain Berset interpreta la bocciatura all’iniziativa come un no a nuovi cambiamenti della legge e non un no alla protezione contro il fumo passivo, sottolineando che “la legge in vigore è un successo” e aggiungendo che la questione del fumo passivo gli sta “a cuore ed è molto importante”. GastroSuisse vede nel voto “un forte segnale di ragionevolezza” e il parlamentare liberale radicale Ruedi Noser non lo interpreta come “un segnale per una liberalizzazione della legge attuale”, rassicurando i promotori dell’iniziativa, i quali hanno espresso il timore che ora si cerchi di allentare le disposizioni vigenti.
Più incerta l’altra iniziativa popolare “Sicurezza dell’alloggio per i pensionati”, che il popolo ha comunque respinto. Il 52.6 percento si espresso con un no e il testo è stato respinto da 13.5 cantoni, mentre 9.5 lo hanno accettato. Tra l’elettorato è prevalso l’argomento che l’iniziativa dell’Associazione Svizzera Proprietari Fondiari (HEV) avrebbe provocato innanzitutto delle ingiustizie fra le diverse categorie di proprietari. Soddisfatto il Governo sull’esito della votazione. Il presidente della Confederazione Eveline Wydmer-Schlumpf ha ricordato, che è già la terza volta che il popolo respinge un’iniziativa che proponeva sgravi fiscali sulla proprietà della propria abitazione. Comunque la divisione emersa nel voto lascia aperte questioni che indicano l’importanza di una revisione totale dell’attuale sistema. Per l’UDC, unico partito a sostenere l’iniziativa, il risultato è eccezionale. Secondo il presidente Toni Brunner, “si sarebbe potuto anche vincere”, e ha trovato il motivo della sconfitta nel PLR, che dopo avere dapprima sostenuto l’iniziativa, ha poi cambiato rotta indicando di votare no.
Si deve promuovere la formazione musicale dei giovani e deve essere un dovere costituzionale. Il sì al controprogetto all’iniziativa popolare “Gioventù & musica” è stato un trionfo. Tutti i cantoni e il 72.7 percento dell’elettorato hanno approvato il testo che stabilisce che la Confederazione e i Cantoni devono adoperarsi a favore di un insegnamento musicale di qualità nelle scuole e che i giovani talenti musicali vanno sostenuti. Raggiante Christine Egerszegi del PLR per il risultato positivo, ottenuto grazie all’unità mostrata di tutti gli elettori dei cinque maggiori partiti. La senatrice argoviese spera che le richieste dell’articolo costituzionale vengano presto realizzate, per permettere ai bambini e ai giovani l’accesso alla formazione musicale. Il Consigliere federale Alain Berset ha assicurato al comitato del sì di volere iniziare con l’attuazione e ha invitato entro giovedì il comitato all’Ufficio federale della cultura per presentare le proposte volte alla realizzazione dell’articolo costituzionale.
La partecipazione al voto si è attestata al 42.5 percento, ossia poco sotto il livello medio degli ultimi anni. Comunque meglio del 38 percento registrato nella precedente votazione federale, il 17 giugno scorso.