Entro uno o due anni i prezzi immobiliari nei “distretti critici” sono destinati ad appiattirsi
Uno studio del politecnico di Zurigo, diretto dal professore di rischio imprenditoriale Didier Sornette, in collaborazione con il sito comparis.ch ha evidenziato 11 distretti in Svizzera che presenterebbero segnali di bolla immobiliare, la quale è caratterizzata da un rapido aumento dei prezzi immobiliari che si portano a livelli insostenibili in rapporto ai redditi medi. Lo studio si è basato su un milione di annunci per la vendita di case e appartamenti apparsi tra il 2005 e la fine 2012 sul sito di comparis.ch. Il rapporto ha dato risposte su quali regioni si presenta il rischio di una bolla immobiliare e cosa fare se si vuole acquistare un immobile con bassi tassi ipotecari.
Dallo studio emerge che le zone critiche che manifestano chiari segnali di bolla immobiliare sono alle periferie dei grandi centri e si verificano per singoli appartamenti o case. Nel cantone di Zurigo e nella zona del Lago di Zurigo, sono interessati i distretti di Horgen, Bülach, Hinwil e Höfe, mentre non riguarda la Goldküste e neanche la città in sé. L’analisi ha fatto emergere che nella maggior parte dei distretti con una base di dati sufficiente, i prezzi degli appartamenti sono aumentati del 25% o del 50% confrontando il primo trimestre del 2007 e il quarto del 2012. Praticamente i prezzi sono aumentati in tutta la Svizzera e “nell’80% dei distretti gli appartamenti costano ora fino alla metà in più rispetto a sei anni fa”, ha spiegato Sornette.
La ricerca, cofinanziata dalla Commissione per la tecnologia e l’innovazione della Confederazione (CTI), consente anche di dare uno sguardo al futuro del mercato immobiliare su come si svilupperà la situazione in queste zone calde, che è destinata a “sgonfiarsi” in modo graduale. Sornette ha dichiarato che non ci “saranno scossoni dei prezzi, ma piuttosto un appiattimento o una stagnazione” e non bisogna farsi prendere dal panico. La conferma è stata data da un’analisi più attenta dei distretti di Dietikon, Dielsdorf, Affoltern, dove la “bolla” si è già dissolta nel 2012 senza un crollo del mercato, con prezzi in stagnazione o addirittura diminuiti. È dunque consigliabile ai potenziali acquirenti, che desiderano comprare un immobile nelle zone critiche menzionate, di attendere da uno a due anni nella speranza di potere approfittare di una leggera deflazione.