Non convince il controprogetto del Governo
L’assegnazione di sussidi all’istruzione deve essere armonizzata in tutta la Svizzera. Lo chiede l’iniziativa, depositata nel gennaio 2012, dall’Unione svizzera degli studenti di scuola universitaria (USU). Il testo chiede di affidare alla Confederazione il compito di legiferare in merito all’assegnazione di sussidi all’istruzione per gli studenti delle scuole universitarie e di altri istituti superiori. In tutto il paese dovrebbero quindi valere criteri uguali e le borse di studio dovrebbero garantire un “tenore di vita minimo” durante la formazione di livello universitario, stimato a 24.000 franchi annui.
Il Consiglio federale ha respinto uno spostamento delle competenze dal Cantone alla Federazione e ha elaborato un controprogetto indiretto sotto forma di revisione della legge sui sussidi all’istruzione. Il controprogetto prevede d’integrare nella legge le disposizioni formali del Concordato sulle borse di studio dei Cantoni, che entrerà in vigore il 1. marzo in 11 Cantoni, e di ripartire i sussidi federali in base alle prestazioni effettivamente fornite dai Cantoni e non più in base al numero di abitanti. Zurigo in questo caso perderebbe più della metà dei contributi federali.
“Le misure del controprogetto sono insufficienti”, secondo l’USU, che vede nel “riconoscimento da parte del Consiglio federale della richiesta di armonizzazione” l’unico aspetto positivo. L’USS critica il Governo, che non vuole prendersi così la responsabilità politica e finanziaria, poiché il Concordato non porta ad un effettivo miglioramento della situazione, visto che stabilisce borse massime su una base incompleta. Inoltre il controprogetto limita notevolmente la libera scelta dell’istituto e destina le borse di studio solo agli studenti universitari sotto i 35 anni. L’USU esige anche che i prestiti non siano un’alternativa equivalente alle borse di studio. Anche fra i partiti e le associazioni la proposta governativa ottiene poco consenso. Contrari il Partito socialista (PS), l’Unione democratica di centro (UDC) e i sindacati. Soltanto il Partito borghese democratico (PBD), in parte, e il Partito popolare democratico ( PPD ) lo sostengono. Il PBD giudica positiva solo la nuova ripartizione dei sussidi federali, mentre il PPD ritiene positivo che la competenza di decidere sulla ripartizione resti ai Cantoni.