Lo scorso 4 novembre, il nostro giornale ha organizzato lo spettacolo teatrale Perché NO, di Marco Travaglio. Abbiamo invitato la televisione svizzera (per la promozione dell’evento, intervista con Travaglio e diritto / dovere di informazione verso i nostri connazionali – italiani che pagano il canone come tutti gli svizzeri); la stessa ci ha informato che non avrebbe potuto coprire l’evento “per PAR CONDICIO”. Ebbene, il 13 novembre scorso arriva a Zurigo la ministro Boschi (stesso posto, stessa sala) e la stessa RSI diventa promotrice dell’evento! Prende parte all’organizzazione, lo riprende e lo manda in onda nel telegiornale delle ore 20.00 (http://www.rsi.ch/play/tv/video-tvsvizzera-it-rsi/video/boschi-a-zurigo?id=8309203). Alla faccia della PAR CONDICIO!
La settimana scorsa, un nostro giornalista, Antonio Ravi Monica, ha pubblicato un articolo semiserio sulla chiara disparità di trattamento. La RSI ha risposto piccata con due mail che riportiamo.
“…confesso che sono stupito dai toni. Anche perché l’intervento della ministra Boschi (in cui si dava spazio anche ai dubbi dei partecipanti all’incontro e al litigio che ha avuto con una signora del pubblico) era preceduto da una scheda esplicativa dei contenuti del referendum e soprattutto era seguito da un altro servizio con protagonista la segretaria generale della CIGL Susanna Camusso intervenuta a Ginevra. Una pagina corposa ne converrà, completa, e non certo “alla faccia della Par Condicio”. Sui contenuti e sui toni dell’articolo che avete pubblicato, sono sicuro che capirà, preferisco non esprimermi. A memoria non ricordo un Tg italiano che abbia mai messo in onda tre servizi tre (e senza luoghi comuni) sul Ticino o sulla Svizzera. Ma deve essere appunto la mia memoria che fa cilecca.Sperando di averle risposto, le invio i miei più cordiali saluti.”
Roberto Cattaneo
direttore Telegiornale RSI
“…segnalo innanzitutto che la RSI non ha” organizzato e ripreso l’evento con la ministra Boschi”. Ha realizzato un servizio giornalistico sulla manifestazione per il Telegiornale, riferendo della posizione della ministra Boschi e anche delle voci critiche che si sono levate dalla sala. In quell’occasione Reto Ceschi non ha “retto il microfono alla ministra Boschi” (come afferma il collega nel pezzo pubblicato sulla Pagina), ma ha svolto il proprio mestiere di giornalista intervistando la ministra Boschi e ponendo le domande secondo criteri e modalità giornalistiche, condizione che abbiamo posto per autorizzare la conduzione dell’incontro da parte di Reto Ceschi.
Nel Telegiornale delle 20 del 13 novembre abbiamo trasmesso, subito dopo il servizio sulla manifestazione di Zurigo, un’intervista con la segretaria della CGIL Susanna Camusso che ha ampiamente illustrato le ragioni del NO. Ci stupisce che questo elemento importante non sia stato notato e segnalato nel pezzo apparso sulla Pagina. Abbiamo dunque presentato al pubblico in perfetto equilibrio le ragioni dei due schieramenti, compiendo il nostro dovere, che è quello di fornire al pubblico gli elementi per formarsi un’opinione. La autorizzo a pubblicare queste mie righe sulla Pagina, in modo che il vostro pubblico di lettori abbia modo di sentire le nostre ragioni sulle scelte che abbiamo operato. Grazie per la comprensione, cordiali saluti
Maurizio Canetta
Direttore RSI
Pur ringraziando i due direttori per le email ricevute, la questione resta irrisolta: perché un evento non è stato minimamente coperto (Travaglio) e l’altro anche fin troppo? Perché piccarsi per un’iperbole (retto il microfono), dimenticando che la presenza di un giornalista a moderare un incontro con la sola Boschi sul palco, senza contraddittorio, implica una vostra lapalissiana partecipazione attiva?