La Società Protezione Animali di Bellinzona SPAB ha scoperto un grave caso di maltrattamento nel sopraceneri, vittima un cane boxer di due anni costretto a vivere in su terrazzino senza acqua e cibo
La SPAB ha comunicato come il boxer era costretto a vivere su un balcone di pochi metri quadrati, senza acqua né cibo per parecchi giorni e in condizioni igieniche pietose. Questa è la situazione in cui Ringhio, nome dato dai volontari della Società protezione animali di Bellinzona, viveva da fin troppo tempo. Grazie alla segnalazione di alcuni vicini, il picchetto di pronto intervento ha scoperto questa triste storia. Mentre gli ispettori cercavano invano di rintracciare il proprietario per avere spiegazioni di un tale degrado, il povero cane, pur di poter scappare dalla sua prigione ha spiccato un pericoloso salto verso il balcone adiacente. A questo punto Ringhio è stato trasportato al rifugio della SPAB dove ha potuto dissetarsi e rifocillarsi. È stato avvisato l’Ufficio del veterinario cantonale che ha decretato l’immediato sequestro dell’animale viste, proprio, le precarie condizioni di salute. Una visita veterinaria ha infatti appurato che l’animale è denutrito e sottopeso ma fortunatamente con la giusta alimentazione e cure tornerà in salute in un paio di mesi.
Sono diversi i casi di maltrattamento noti in Svizzera, nell’agosto del 2013 un ragazzo di 22 anni è stato arrestato accusato di aver ucciso per scherzo una mucca pregna nel bernese. Per festeggiare il suo compleanno il ragazzo aveva affittato una capanna vicino ad un pascolo. Dopo aver bevuto e festeggiato il ragazzo alcolizzato avrebbe sparato tre pallottole alla mucca pregna uccidendo la mucca e il vitellino. Nell’inverno 2013 la polizia della città di San Gallo è stata chiamata da un’inquilina in centro per un cane che abbaiava tutta la notte. In un cortile interno i poliziotti hanno trovato un cane quasi morto assiderato. Il cane inoltre avrebbe alzato continuamente le zampe per evitare neve e freddo, avrebbe pure rotto un sacco dell’immondizia per poter mangiare qualcosa.
Secondo quanto ha riportato il Tages-Anzeiger a ottobre dello scorso anno è stato condannato un italiano 52enne per maltrattamento del cucciolo grifone Taurus dal Tribunale distrettuale di Zurigo a 240 ore di servizio a favore della comunità. Il 52enne aveva messo il cucciolo in uno zaino e sbattuto più volte contro un muro, il condannato aveva dichiarato che non sarebbe capace manco di fare del male ad una mosca e che molto probabilmente il cucciolo sarebbe caduto dallo zaino per sbaglio. La multa effettiva di 180 franchi la paga soltanto perché il cucciolo non era stato neanche annunciato correttamente. Che la punizione non è molto severa non sorprenderebbe gli esperti, secondo l’esperta Christine Künzli pene basse in Svizzera sarebbero ancora di regola, come ha dichiarato al giornale 20 Minuten. Inoltre “nonostante oggi vengono presi più sul serio il maltrattare o il trascurare di animali ancora notiamo sempre la minimizzazione”.
Sulla Thurgauer Zeitung l’esperto Heinz Brecht a proposito di maltrattamento di animali ha spiegato che spesso chi ha animali domestici non sa cosa significa maltrattamento e ha nominato alcuni esempi come l’uso di apparecchi elettroshock nonostante il divieto o come il maltrattamento tramite liquidi profumati spruzzati ad animali insubordinati che potrebbero “danneggiare la retina dell’animale”. Per quanto riguarda Ringhio, sul sito della SPAB si legge che “ancora una volta la SPAB è confrontata, quasi sicuramente, con un caso di acquisto sconsiderato e frettoloso. Possedere un animale, qualunque esso sia, dev’essere frutto di una profonda riflessione oggettiva e non di una scelta dettata da un capriccio passeggero. L’animale non deve diventare un mezzo per appagare una soddisfazione personale passeggera ma occorre pensare ai doveri e agli impegni che una tale scelta comporta. Rinchiudere un cane tutto il giorno in appartamento, pretendere che faccia i suoi bisogni su di un giornale e che passi gran parte del tempo da solo è a tutti gli effetti un maltrattamento. Ancor più grave se nemmeno le sue necessità basilari in acqua e cibo vengono soddisfatte”.