È andata ad un equipaggio bresciano, a 12 anni da quando era accaduto l’ultima volta, la vittoria della “Mille Miglia”.
La rievocazione storica di quella che è stata definita da Enzo Ferrari “la corsa più bella del mondo” è stata vinta da Bruno e Carlo Ferrari, padre e figlio bresciani, a bordo di una bellissima Bugatti Type 37 del 1927.
A differenza di quanto accadeva nella Mille Miglia “vera”, una gara di velocità corsa fino al 1957, il successo ora si conquista vincendo le prove di regolarità.
L’ultima, nell’edizione di quest’anno è stata a Modena e proprio lì l’equipaggio bresciano si è piazzato al primo posto.
Ma il successo principale della corsa d’auto d’epoca più nota e entusiasmante al mondo, è stato quello dell’abbraccio del pubblico lungo i 1.600 chilometri del percorso che ha portato i concorrenti da Brescia a Roma e ritorno.
La presenza di un così numeroso pubblico nei paesi e nelle città attraversate dal “museo viaggiante”, definizione coniata con riferimento all’età, alla bellezza e al valore delle auto che partecipano alla corsa, è stata quantificata dagli organizzatori nel 30% in più rispetto alla precedente edizione.
Non solo soddisfazione per l’aumento quantitativo, ma anche per il maggiore coinvolgimento dimostrato dal pubblico, dal momento che, ovunque, alle auto è stata riservata un’accoglienza carica d’entusiasmo.
Ovviamente come in ogni Mille Miglia che si rispetti, non è mancata la pioggia, che anche quest’anno è arrivata puntualissima.
E non è mancata, anche da questo punto di vista, nel rispetto di una collaudata tradizione, la partecipazione dei vip. Tra di loro il pilota di Formula Uno David Coulthard, che all’arrivo ha commentato la gara parlando di “un’esperienza” incredibile.
Fra le novità più interessanti, da qualche anno si è registrato un forte incremento della presenza femminile: le donne che hanno partecipato a questa edizione sono state ben 89 tra piloti e navigatori.
50 italiane e 39 provenienti da ogni parte del mondo (Olanda, Regno Unito, Germania, Francia, Belgio, Austria, Stati Uniti, Australia, Russia) si sono ritrovate a Brescia, dove la corsa è iniziata e finita, per coronare il sogno di una vita, per onorare una tradizione familiare, per mettersi alla prova e, perchè no, per scrivere il proprio nome nella storia.