Il primo ministro inglese, Theresa May, sarebbe pronto a lanciare la Brexit questa settimana
Nonostante gli avvertimenti dell’UE arrivati per bocca del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker per il quale l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea non si farà a “costi ridotti” e il conto sarà “molto salato” per Londra, la Gran Bretagna si appresta ad avviare formalmente la procedura per la Brexit. “I britannici sono tenuti a rispettare gli impegni che hanno condiviso. E dunque il conto sarà, diciamolo volgarmente, molto salato” afferma Junker, ma la Brexit potrebbe già essere una realtà a partire da martedì 14 marzo.
Theresa May, infatti, vorrebbe lanciare la Brexit il prima possibile, proprio in questa settimana se i deputati britannici – che lunedì tornano ad esaminare la legge per l’avvio del processo formale – avranno licenziato il necessario testo di legge, passando la parola alla premier. La Camera dei Comuni, infatti, ha in calendario la riapprovazione del testo di legge sulla Brexit che era stato emendato dalla Camera dei Lord: il provvedimento potrebbe essere stato firmato dalla regina quanto prima.
Secondo fonti governative riportate dai principali quotidiani britannici, il capo dell’esecutivo britannico userà il briefing alla Camera dei Comuni sul vertice europeo di questa settimana, in agenda, per uscire dall’Unione europea. A quel punto Theresa May, in quanto premier, avrà l’autorità legale per invocare l’Articolo 50 dei Trattati comunitari, quello che regola il meccanismo di recesso volontario e unilaterale di un paese dall’Unione entro la metà del mese, al massimo entro la fine del mese. Il ministro britannico per la Brexit, David Davis, ha indicato un arco di tempo tra l’11 e il 30 marzo. Tra le possibilità offerte dalla Brexit c’è quella che riguarda il mantenimento dei diritti Ue su richiesta individuale.
Nonostante la Brexit, infatti, i britannici dovrebbero poter scegliere se conservare alcuni dei benefici legati all’Unione europea, tra cui la libera circolazione. Lo ha affermato Guy Verhofstadt, il responsabile del Parlamento europeo per i negoziati sull’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, per il quale “tutti i cittadini britannici hanno oggi anche la cittadinanza comunitaria. Questo significa molte cose, la possibilità di partecipare alle elezioni europee, la libertà di viaggiare senza problemi dentro l’Unione”, ha affermato durante a Radio 4 di Bbc, sottolineando di sperare che i leader europei permettano ai britannici di mantenere alcuni diritti se richiesti in via individuale.
Verhofstadt ha anche sottolineato che il Parlamento europeo avrà potere di veto e potrà respingere qualsiasi accordo sia raggiunto tra Londra e Commissione europea sulla Brexit.