Il Brasile prima vede l’inferno, poi risorge e si salva ai rigori 4-3 contro il Cile, dopo che i tempi regolamentari erano terminati 1-1. Pochi centimetri e la Selecao avrebbe seguito il resto del Mondiale alla tv: al 120’ Pinilla fa partire un tiro potente che colpisce la traversa con Julio Cesar immobile. Il Brasile ha rischiato e non si è dimostrato una squadra che incute paura, anzi si è dimostrata vulnerabile sul piano mentale. Il Cile aveva imbrigliato i verdeoro e dominato la ripresa, contro un Brasile privo di idee, che si fa portare ai rigori da un Cile che si difende con ordine. La roulette dei rigori premia il Brasile, grazie alle parate di Julio Cesar, ma venerdì nei quarti dovrà cambiare atteggiamento contro la Columbia.
La squadra di Pekermann trascinata da James Rodriguez (doppietta) ha battuto l’Uruguay negli ottavi. Più talentuosi, i colombiani sono stati bravi a scardinare il muro difensivo degli uomini di Tabarez, grazie alla prodezza di Rodriguez. Inutile la generosa reazione dell’Uruguay, al quale è mancato Suarez in attacco. La Columbia si regala il duello nei quarti contro il Brasile, nel quale parte sfavorita sulla carta. Il livello della squadra di Pekermann è comunque buono. Bravo il ct a dare ordine ed equilibrio tattico ai suoi individualisti votati all’attacco. Ma è proprio il talento dei Cuadrado o Rodriguez che può mettere in difficoltà la difesa brasiliana apparsa abbastanza abulica contro il Cile.
La forza della disperazione e le giocate dei suoi fuoriclasse salvano l’Olanda da un’eliminazione prematura. Rabbia per il Messico che è stato praticamente perfetto fino all’88’ quando era in vantaggio 1-0 e a un passo dal sogno dei quarti di finale. Per la nazionale di Van Gaal è stata una gara complicatissima, perché l’Olanda è stata lontana parente della squadra che aveva umiliato la Spagna. Gli olandesi sono cauti e imballati e il Messico riesce a sfondare creando occasioni da gol, fino a passare al 55’ con Giovani. L’Olanda si scuote quando si sveglia Robben e il portiere Ochoa deve compiere tre miracoli per salvare il risultato. Il Messico si deve piegare al talento di Sneijder (perfetto il tiro da lontano) e di Robben che si procura il rigore trasformato al 93’ da Huntelaar.
Qualificazione storica ai quarti di finale in un Mondiale, per il Costarica che sarà l’avversario dell’Olanda. I centroamericani hanno eliminato la Grecia ai calci di rigore (6-4) dopo una gara di basso livello tecnico e giocata con la paura di perdere. L’unico tiro in porta del capitano Ruiz vale il vantaggio, ma l’espulsione di Duarte complica la situazione. La Grecia tutto cuore rimedia al 90’ con Papastathopoulos e sfiora il colpaccio. Nei supplementari succede poco: il Costa Rica soffre in dieci e la Grecia è pericolosa in due occasioni, ma il portiere Navas (migliore dei suoi) si supera salvando ancora il risultato. Dal dischetto perfetti i cinque costaricani, che ringraziano ancora Navas, decisivo con un perfetto balzo sul rigore di Gekas. La favola continua.
Quarti di finale
Fortaleza, 04. 07.2014, ore 22:00, Brasile – Columbia
Salvador, 05. 07. 2014, ore 22:00, Olanda – Costarica