Ben trovati Lettori! Il titolo potrebbe essere fuorviante ma mi è servito per introdurre delicatamente un fenomeno spinoso e sempre più in aumento tra i giovani: il bullismo.
Questo termine trae origine dalla figura del bullo, ovvero di colui che aggredisce, esercitando una violenza fisica o psicologica verso la vittima, colui/colei che subisce. Intorno a questi due protagonisti ruotano però intorno tanti altri personaggi come i complici del bullo ma anche gli spettatori silenziosi, quelli che non agiscono violenza ma non fanno niente per denunciare quanto sta accadendo e per proteggere la vittima. Purtroppo, nei contesti scolastici anche molto giovani, parliamo quindi della scuola primaria, questo fenomeno è in continuo aumento, affliggendo molti alunni. Proprio per interrompere catene di inutili sofferenze è necessario parlare di questi fenomeni, affinché non ci sia più vergogna nel denunciare.
È difficile, specialmente quando si parla di bambini e ragazzi molto giovani, trovare un colpevole cui rimproverare tutto l’accaduto: solitamente chi bullizza è stato Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo
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