Partito con l’obiettivo della salvezza, il Crotone compie il miracolo della prima storica promozione in Serie A. Un trionfo che neanche il più ottimista tifoso del Crotone avrebbe immaginato. La promozione dei calabresi, la terza società della regione nella massima serie dopo Catanzaro e Reggina, è un successo di tutti. La società ha una struttura seria e punta con successo a far crescere giovani di alto livello, come Florenzi e Bernardeschi, entrambi nel giro della Nazionale. L’allenatore Juric, ex giocatore del Crotone, ha grandi meriti per essere riuscito a costruire una squadra ben quadrata intorno a giocatori esperti come Claito e Palladino e con le promesse Ricci e Balasa. Grande protagonista il centravanti Ante Budimir con 16 gol, giocatore prelevato dal St. Pauli di Amburgo e sul quale la società ha vinto la scommessa. La B ha un’altra sua favola dopo quelle di Carpi e Frosinone. Il presidente del Crotone Raffaele Vrenna è già al lavoro per il futuro con l’obiettivo di fare meglio di Carpi e frosinone e conquistare la salvezza. Vrenna ha prelevato il Crotone 24 anni fa in prima categoria e grazie alla filosofia di costruire squadre competitive spendendo poco (il Crotone ha il budget più basso della B con 6 milioni) e di lanciare giovani determinati è riuscito nell’impresa. Manterrà anche in A la sua identità cercando di seguire le orme di Chievo ed Empoli e di diminuire la grande differenza con la A con acquisti mirati per il salto di qualità. Oltre il sogno di una lunga permanenza in A, Vrenna ha in mente il progetto di un nuovo stadio da 20.000 posti e spera che il Crotone Calcio possa essere una spinta per la città che ha la maggiore disoccupazione in Italia con circa il 60%.
Dopo solo un anno di purgatorio, il Cagliari fa immediatamente ritorno in Serie A. La squadra allenata da Rastelli ha rispettato il pronostico di grande favorita e nelle ultime due giornate ha conquistato il primo posto del campionato cadetto. La storia insegna che non è facile tornare in A dopo un anno, ma la società non si è scoraggiata. Il presidente Giulini ha puntato su Rastelli e il tecnico ha ricambiato la fiducia. La vera forza è stata il collettivo, nel quale è stata determinante l’esperienza del portiere Storari (riserva di Buffon l’anno prima) e di Munari, Farias e Sau rimasti dopo la retrocessione. Il Cagliari ha anche curato il settore giovanile che ha dato alla prima squadra giocatori di talento come Barreca, Deiola, Murru e Cerri. Il fiore all’occhiello per riuscire nell’impresa è stato l’attacco, arrivato a 78 reti, mentre un girone d’andata impressionate insieme al Crotone ha portato un rassicurante vantaggio sulle altre avversarie e non ha messo mai in dubbio il verdetto arrivato a due giornate dal termine. La stagione in A, il Cagliari l’ha affronterà con Rastelli in panchina e la pianificazione della stagione prevede di mantenere gran parte della rosa, resterà anche Storari, 40enne, e di acquistare giocatori di carisma con esperienza in A, per mantenere la mentalità vincente e una lunga permanenza nella massima categoria.
La terza promossa risulterà dalle gare di playoff, nelle quali si affronteranno dapprima Cesena-Spezia e Bari-Novara, poi le vincenti giocheranno le semifinali contro Trapani e Pescara. La finale si svolgerà l’8 giugno. In Lega Pro retrocedono a sorpresa il Livorno, Modena e Como. Nei playout uscirà la quarta retrocessa nella sfida tra Salernitana e Lanciano.
G.S.
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