Votazioni del 28 febbraio
Incerto l’esito sul risanamento del San Gottardo e sull’iniziativa sugli svantaggi per coppie sposate, verso la bocciatura l’iniziativa sulla speculazione sulle derrate alimentari
I due temi delle votazioni che suscitano più emozioni (attuazione e Gottardo) perdono in consensi, secondo l’ultimo sondaggio dell’istituto gfs.bern in vista delle votazioni federali del 28 febbraio, realizzato su mandato della Società svizzera di radiotelevisione (SRG SSR). A consentire questo risultato è stato un rafforzamento della campagna per il ”no”.
Per quanto riguarda l’iniziativa UDC per attuare l’effettiva espulsione dei criminali stranieri, c’è un’inversione di tendenza. Il sostegno diminuisce tra le 1’411 persone intervistate. Per la prima volta i contrari superano i sostenitori con il 49% (+7%) contro il 46% (-5%). Un chiaro calo del consenso lo si registra tra gli elettori del Partito liberale radicale (PLR) e del Partito popolare democratico (PPD). Gli incerti si attestano al 5%. La nuova maggioranza relativa non è però consistente, da risultare decisiva e l’esito dello scrutinio resterà fino all’ultimo incerto. “Tutto dipenderà dalla mobilitazione fino all’ultimo”, avverte Claude Longchamp, responsabile dell’istituto gfs.bern. L’istituto si aspetta però una bocciatura dopo “il vento contrario”, anche perché un’analisi della forza degli argomenti tende in questa direzione. Su tutti gli argomenti tematizzati dai contrari: “le difficoltà di trattative con l’Ue” e “l’espulsione di stranieri nati in Svizzera in un paese che non conoscono”, che un sì comporterebbe.
Sull’iniziativa per un secondo tunnel autostradale del San Gottardo, la maggioranza è più solida, ma a confronto con il primo sondaggio il “sì” aveva un vantaggio più esiguo, per questo l’esito resta incerto. A due settimane dal voto è sceso al 56% perdendo 8 punti, mentre i contrari hanno invece fatto un balzo di 10 punti raggiungendo il 39%. I contrai sono al 9%. Un eclatante calo di consensi si è registro in Ticino, passato dal 76% al 51%, più cospicua la quota dei contrari in Romandia, dove i favorevoli hanno una maggioranza relativa (47%), mentre la maggioranza più chiara si registra nella Svizzera tedesca (58%). C’è anche una netta spaccatura politica tra contrari (sinistra e verdi) e favorevoli (i partiti borghesi tra il 64% e il 70%). Gli argomenti che hanno favorito il recupero di chi boccia il secondo tunnel sono la paura che il traffico aumenti al Gottardo e che un “sì” contradirebbe l’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi, approvato dai votanti nel 1994, che vieta l’aumento delle capacità delle strade di transito nella regione alpina.
Per quanto riguarda gli altri due oggetti, l’iniziativa sul matrimonio per eliminare gli svantaggi per coppie sposate e in forte perdita, mentre l’iniziativa contro la speculazione sulle derrate alimentari sembra ormai spacciata. Resta comunque incerto l’esito dell’iniziativa del PPD, anche se i sostenitori sono ancora in testa con il 53% degli interrogati. Ma tra il primo e secondo sondaggio i pro iniziativa hanno perso il 14% e i contrari sono aumentati di 17 punti, salendo al 38%. Se questa tendenza tiene nella restante campagna, i sostenitori avranno il compito di limitare i danni per raggiungere l’accettazione. I contrari hanno tematizzato con veemenza, traendo beneficio da alcuni argomenti che l’iniziativa propone. Convincente è quello sulla discriminazione delle coppie omosessuali, mentre fa breccia tra i votanti anche l’argomento che l’iniziativa favorisca in generale le coppie sposate ricche. Un sostegno marcato all’iniziativa si registra ancora tra le coppie sposate e le unioni civili (59%), mentre l’80% degli intervistati sono dell’opinione che la legge porti una doppia ingiustizia: i coniugi devono pagare più tasse e riceveranno in futuro una rendita più bassa.
Non sembrano invece esserci dubbi sull’esito dell’iniziativa “Contro la speculazione sulle derrate alimentari”, che chiede di vietare agli istituti finanziari attivi in Svizzera investimenti in strumenti legati ai prodotti alimentari. Il fronte del “sì” ha perso 17 punti (31%), i favorevoli sono al 54% e gli indecisi sono al 15%. Il motivo per l’inversione del trend sta, secondo l’istituto “nell’incapacità degli iniziativisi (Gioventù Socialista) di proporre adeguatamente il tema. Nonostante il problema della fame mondiale impegni la Svizzera, le soluzioni dei promotori non riescono a convincere”.