Donna aggredita da giovani tra 15 e 17 anni: li aveva ripresi per il linguaggio troppo scurrile. Sempre più violenza tra i minori
“Per favore, smettetela di bestemmiare” aveva chiesto la donna ad un gruppo di giovani minorenni che non hanno gradito il richiamo e hanno aggredito la donna davanti al piccolo figlio. Pugni e calci da parte della baby gang di bulli che stazionava nel parcheggio del centro commerciale Le Gru a Grugliasco, alle porte di Torino.
I minorenni, tre ragazze e un ragazzo tutti di età compresa tra 15 e 17 anni, erano stati ripresi per i toni troppo accesi e per il linguaggio scurrile dalla donna che, dopo aver fatto la spesa, stava ritornando a casa insieme al figlio piccolo. Dopo l’aggressione gli uomini dell’Arma hanno identificato i giovani che sono stati denunciati per lesioni in concorso.
Diversi episodi
Non sono nuovi gli episodi di delinquenza minorile nella zona del centro commerciale alle porte di Torino dove i carabinieri hanno fermato almeno 9 minorenni per diverse accuse da aggressione, a possesso di droga, armi e abuso di alcol tra ottobre e dicembre scorso.
La zona, infatti, è da tempo diventata un luogo di ritrovo per gruppi di bulli che terrorizzano i passanti e gli avventori dei negozi. Piccoli furti ed episodi di taccheggio si sono poi ripetuti nel tempo, allarmando i commercianti per i comportamenti dei ragazzini. Oltre ai nove denunciati, i militari avevano già fermato un 17enne in possesso di una pistola scacciacani, senza il tappo rosso e quindi idonea a sparare, e un coltello a serramanico. Inoltre sono state denunciate 4 studentesse di 14 anni per furto aggravato in concorso, dopo essere sorprese a rubare della merce in un negozio del centro. Per possesso di marijuana e per assunzione di stupefacenti, infine, altri sette minori sono stati segnalati alla Prefettura.
Aggressioni e rapine anche in centro
Risalgono allo scorso 26 dicembre 2017 le aggressioni e i furti compiuti ad opera di una baby gang formata da sei giovani, tra cui tre minori, ai danni di due persone in Corso Raffaello. Il gruppo di balordi accusando un egiziano 30enne di aver importunato una giovane della comitiva hanno utilizzato il pretesto per aggredirlo colpendolo con una mazza e rubargli il telefonino.
L’immigrato, dopo il pestaggio e la rapina, si era dato alla fuga. Dopo l’aggressione all’egiziano, la baby gang di violenti si era scagliata contro una 32enne per rubarle 20 euro. La donna era stata presa a calci e pugni e aveva avuto bisogno delle cure dei sanitari. Ai soccorritori, la vittima aveva rivelato di essere stata presa anche per i capelli.
Aumentano i casi di baby gang in Italia
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza su un campione di 7.000 adolescenti sul territorio nazionale, il 16% ha commesso atti vandalici e 3 ragazzi su 10 hanno partecipato a risse.
Ben il 6,5% degli adolescenti fa parte di una gang, che intenzionalmente sferra attacchi nei confronti dei loro coetanei o danneggiano strutture pubbliche o private, come la scuola, compiendo furti o veri e propri atti di vandalismo. Ma cosa vuol dire fare parte di una baby gang? Cosa sono e come si comportano i membri delle baby gang? Le baby gang sono gruppi di ragazzi che si uniscono già a partire dai 10-11 anni d’età, che sperimentano le loro scorribande nella strada e in giro per la città.
La gang ha spesso e volentieri un carattere deviante e differisce da altri gruppi di adolescenti perché è più aggressiva e ha finalità distruttive e violente. Inoltre, secondo il rapporto dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza, ogni occasione è motivo di misurarsi con se stessi e con gli altri e manifestano il proprio disagio interiore attraverso comportamenti a rischio come il fumo, l’abuso di alcol e l’utilizzo di droghe e attraverso condotte aggressive eterodirette come risse o in una colluttazione violenta in cui c’è l’intento di ledere l’altro e atti vandalici.