L’Italia è uno scrigno, forse non troppo ben conservato, che contiene alcune tra le opere più preziose del mondo. È soprattutto il Rinascimento che ha arricchito lo stivale di gemme d’arte preziose, a quel periodo nomi illustri, artisti riconosciuti e rinomati, hanno reso ancora più bella la nostra già accogliente terra. È grazie a loro che, possiamo ben dirlo, il nostro Paese vive di rendita, almeno per il turismo che, insieme ai paesaggi, il mare e il cibo, l’arte è tra i maggiori fattori di richiamo per i visitatori di tutto il mondo.
Come poter contraddire una tale scelta, non è dappertutto che è possibile vedere opere architettoniche e scultoree oltre che pittoriche di raffinata fattura e di inestimabile valore. È notizia recente quella che vede un’opera di Leonardo da Vinci, celebre artista rinascimentale, giungere con una sua opera al record dell’opera più cara in assoluto al mondo per una vendita all’asta. L’opera del maestro fiorentino che ha raggiunto questo record è il ‘Salvator Mundi’, un piccolo dipinto che raffigura Cristo con il globo in mano e che è stata battuta all’asta 450.312.500 dollari (380.849.402 di euro) superando di gran lunga il precedente record di 179,4 milioni di dollari di ‘Les Femmes d’Alger (Version ‘O’)’ di Pablo Picasso, maestro del Cubismo, stabilito nel 2015.
Con questa cifra Leonardo supera anche i prezzi mai ufficialmente confermati delle opere più care vendute in trattativa privata, come ‘I giocatori di carte’ di Paul Cézanne e ‘Nafea Faa Ipoipo (When Will You Marry)?’ di Paul Gauguin che sarebbero stati venduti alla famiglia reale del Qatar rispettivamente per 250 milioni di dollari e 300 milioni di dollari, e i 300 milioni di dollari che sarebbero stati pagati per ‘Interchange’ di Willem De Kooning nel settembre 2015, sempre in una transazione privata.
Ma il prezzo delle nostre opere è caro anche quando si tratta di multe, come per il caso che recentemente ha coinvolto il celebre David di Michelangelo, simbolo della Repubblica Fiorentina, che sovrasta i visitatori dall’alto della Galleria degli Uffizi di Firenze. La maestosa statua, infatti, è stata oggetto di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Firenze che ha condannato la società di bagarinaggio Visit today a risarcire la Galleria dell’Accademia di Firenze per violazione dei diritti di copyright per l’uso improprio dell’immagine del David. I giudici fiorentini hanno disposto che la società che comprava i biglietti della Galleria e li rivendeva a prezzo maggiorato usando come immagine pubblicitaria la celeberrima scultura di Michelangelo, ritiri e distrugga tutto il materiale che contiene foto della statua, l’immediata eliminazione dal sito internet della Visit today dell’immagine del David e a pagare in favore del Ministero dei Beni culturali una penale di 2000 euro per ogni giorno di inottemperanza a quanto disposto dall’Ordinanza. Non solo per loro, grazie all’ordinanza emessa sarà vietato usare a fini commerciali “su tutto il territorio italiano ed europeo la riproduzione dell’immagine del David di Michelangelo”.