Cari amici e care amiche de La Pagina, oramai siamo entrati nel pieno della campagna referendaria del 4 dicembre. Voteremo anche noi italiani all’estero. Essendo un referendum i nostri voti saranno contabilizzati insieme a quelli italiani. Quindi, votare non solo è importante, ma potrà risultare decisivo. Da una parte e dall’altra. Certo qui voteremo prima del 4 dicembre, molto probabilmente verso la metà di novembre inizieranno ad arrivare nelle nostre case i plichi elettorali.
Io sono impegnato per il SI’. Ho partecipato alla costituzione del “Comitato Sì della ragione” in Svizzera insieme a molti altri amici per sostenere le riforme costituzionali varate dal parlamento italiano. Abbiamo scelto il nome “SI DELLA RAGIONE” per sottolineare la volontà di andare ad un confronto serrato con tutti i connazionali per spiegare che il nuovo testo costituzionale modifica molti articoli della seconda parte della Costituzione senza stravolgerla, salvaguardando i valori fondanti che ispirarono i padri costituenti. Si tratta di un primo passo importante per l’ammodernamento complessivo delle istituzioni della Repubblica.
Non chiediamo un sì ad occhi chiusi, bensì invitiamo i cittadini e le cittadine a tenerli bene aperti. Ho fatto una scelta molto meditata. Voglio rivolgere un appello a tutte le associazioni ad organizzare confronti aperti tra i favorevoli e i contrari perché non mi piacciono coloro che dicono sì solo perché simpatizzano per Matteo Renzi e coloro che dicono no perché vogliono mandare a casa il premier. Sono sicuro che in questo modo prevarranno le ragioni del sì. Superare il bicameralismo paritario, ridurre i costi della politica, abolire il Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro) e riformare il rapporto Stato-Regioni per permettere l’uniformità delle Regioni su alcune questioni importantissime come sanità, turismo e infrastrutture.
Franco di Benedetto, Associazione Culturale Svizzera-Italiana Uster
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