Gentile redazione
Vi scrivo per raccontarvi un episodio successo ad un mio parente anziano che vive a Zurigo. Purtroppo sentiamo tutti i giorni di truffe agli anziani che succedono giù in Italia, ma questi malfattori purtroppo sono anche qui. Ho pensato di scrivervi cosi che possiate avvisare e allertare i lettori.
L’anziano di cui parlo è stato fermato sul marciapiede da una macchina. Il tizio nella vettura ha salutato dal finestrino con un “weee ciaoo”. A quel punto l’anziano, convinto di conoscerlo, si avvicina alla macchina e il tizio gli dice “ma come non mi conosci? Chi era il tuo miglior amico quando lavoravi?”.
L’anziano senza riflettere ovviamente dice il nome del suo miglior amico ai tempi del lavoro. E cosi che il malfattore gli dice di essere parente di questa persona… e che purtroppo c’è stato un caso di lutto in famiglia ed è dovuto venire in Svizzera per i funerali.
Ormai conquistata la fiducia chiacchierano del più e del meno e ad un certo punto il tizio dice all’anziano che prima di rientrare in Italia, si deve sbarazzare di un po’ di vestiti che voleva vendere. Che altrimenti deve pagare la dogana per sdoganarli e quindi glieli offre in un primo tempo come regalo e poi con la scusa che nella fretta non ha preso abbastanza contanti per il viaggi di ritorno, si fa dare dei soldi. Alla fine della fiera il tipo se n’è andato con 100.- fr e l’anziano è rimasto con delle giacche (che ovviamente saranno di qualità scarsissima).
Mi rendo conto che sembra assurdo farsi fregare in questo modo, ma per le persone di buon cuore è facile dispiacersi per chi ha avuto un lutto ecc. Per fortuna in questo caso l’anziano ha perso solo 100.- fr, non oso immaginare cosa sarebbe successo se si fosse fatto accompagnare a casa…
Credo sia importante sensibilizzare gli anziani a non fidarsi.
Spero possiate fare buon uso di questa informazione.
Cordiali Saluti
Milena Archidiacono
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