Lettera aperta di Giulio Albanese, presidente UDIS
Pubblichiamo la lettera aperta che il Cavaliere Giulio Albanese, presidente dell’Associazione UDIS, scrive al nostro ambasciatore Cosimo Risi (foto in alto), il comunicato dello stesso Ambasciatore e… le “regole del gioco” per l’elezione del nuovo CGIE. Siamo meravigliati che le informazioni
che dovrebbero arrivare ai diretti interessati (associazioni, membri Comites, organi di stampa locali ecc.) residenti in Svizzera, siano inviate dall’ufficio preposto dell’Ambasciata italiana a Berna solo alle agenzie di stampa ROMANE. A tutt’oggi, mentre il giornale va in stampa, non si conosce la lista dei GRANDI ELETTORI! Sarebbe bene, a nostro avviso, inserire nella banca dati dell’Ambasciata anche gli indirizzi (anche di sola posta elettronica) dei cittadini e utenti interessati, in Svizzera. O, se non è stato ancora fatto, aggiornare la stessa banca dati.
Gentile Ambasciatore Risi, qualche giorno fa mi è giunta una mail in cui mi si informava che l’associazione che presiedo, l’UDIS, non è stata inserita fra le 29 per l’Assemblea elettiva del CGIE del 26 settembre 2015 a Berna. A giustificare l’esclusione, si fa riferimento a vari criteri. Criteri a mio parere alquanto opinabili, sempre che siano stati effettivamente rispettati, cosa che spero vivamente. Trovo alquanto strano che mi si spediscano formulari per poter partecipare all’Assemblea elettiva Nella foto d’archivio: Giulio Albanese (a dx) riceve l’onorificenza di Cavaliere
dal Console d’Italia a Zurigo Veltroni a inizio estate e mi si informi tre mesi dopo, a due settimane dall’elezioni, che del mio voto non c’è più bisogno, che si è deciso che altri saranno i voti che avranno un peso. “I requisiti previsti dalla Circolare ministeriale n. 2 del 9 ottobre 2013” a cui fa riferimento l’email, sono emersi solamente oggi? L’ambasciata non era a conoscenza tre mesi fa, quando con solerzia spediva formulari di partecipazione? Lasciando passare i tempi di tali decisioni, perché mai io privato cittadino dovrei andare a spulciare una circolare, oggi, a due settimane dal voto, per capire i motivi per i quali la mia associazione rimane esclusa? E come posso giudicare la legittimità delle vostre scelte, ignorando le caratteristiche delle associazioni ammesse e non? Per i Comites si è scelto di far votare solo parte degli elettori, solo coloro che si sarebbero iscritti, per risparmiare dove non si dovrebbe mai: nel diritto di voto degli italiani, che dovrebbero essere incentivati alla partecipazione al voto, non certo essere indotti a non partecipare riempendoli di scartoffie (vedi dati di affluenza al voto, drasticamente calata). Ora, per il CGIE sembra che alcuni abbiano più diritti di altri di partecipazione al voto, in base a normative antidemocratiche. Antidemocratiche, ha letto bene: se ad un’elezione si decide che non tutti possono esprimere il proprio voto, per norme e requisiti resi nosti a posteriori, tale elezione di democratico ha ben poco, mentre di burocratico ne ha fin troppo.
Cordialmente Cavaliere Giulio Albanese Presidente UDIS