L’iniziativa”Per una cassa malati pubblica” per cui siamo chiamati a votare il prossimo 28 settembre è sostenuta dal Partito Socialista Svizzero (PS),dai Verdi, dai sindacati e da organizzazioni di consumatori, medici e pazienti.
Di che si tratta?
Invece di doversi orientare tra circa 60 casse malati private si propone ai cittadini di aderire ad una cassa malati unica, un unico istituto nazionale di diritto pubblico come lo è la Suva. L’ammontare dei premi dell’assicurazione obbligatoria verrebbe sottratto così a possibili speculazioni e ad eventuali giochi di mercato più o meno perversi e fissato cantone per cantone da apposite agenzie cantonali o intercantonali, nominate dal suddetto istituto, in base ai costi dell’assicurazione sociale contro le malattie, mentre le assicurazioni complementari verrebbero ad essere ancora fornite dagli assicuratori privati. Le stesse agenzie riscuoteranno i premi e pagheranno per le prestazioni.
Quali sarebbero i vantaggi?
- si porrebbe fine alla pseudo concorrenza attuale
- si realizzerebbe maggiore trasparenza di costi e premi e forse risparmi
- si porrebbe fine alla caccia all’assicurato giovane e sano
- si realizzerebbe il rispetto del principio di solidarietà tra giovani ed anziani
- la malattia non sarebbe più mercificata
Come sostiene Marina Carobbio, consigliere nazionale PS, infatti la situazione attuale favorisce la selezione dei rischi e la medicina a due velocità e determina una spesa di circa 300 milioni di franchi all’anno (costi per la pubblicità e per cambiamento di cassa malati) a carico degli assicurati. Mentre spesso adesso non si avverte lo stimolo a cercare cure di qualità per malati cronici, con il nuovo sistema sempre secondo la Carobbio si potrebbero creare reti di cure coordinate tra vari professionisti e prendersi in carico anche i cronici. Inoltre, si potrebbero contrattare con maggiore forza tariffe e premi con risparmi di due milioni di franchi (vedi www.ps-ticino.ch)
Laura Regazzoni Meli, segretario generale dell’associazione consumatori e consumatrici della Svizzera italiana (ACSI) ci informa che anche con la cassa malati pubblica i pazienti potranno scegliere medico,ospedale o clinica, ricorda che in alcuni cantoni come in Ticino le persone hanno pagato troppo e ricorda anche lo scandalo della perdita delle riserve investite in borsa!
Per ulteriori chiarimenti contattate il sito www.acsi.ch Non è vero che non ci saranno premi differenziati e più bassi per i bambini e che non si sarà più liberi di scegliere il medico curante. Queste sono probabilmente voci messe in giro da qualcuno, ma non corrispondono a verità. Certamente ci saranno anche alcuni dirigenti preoccupati di perdere i lauti guadagni che riescono a percepire grazie al sistema in corso! Se è vero, come riferisce il ministro Beltramelli , che il 95% del denaro che affluisce nelle casse degli assicuratori privati viene speso per pagare le prestazioni, ci si chiede: come fanno a pagare pubblicità, sedi, stipendi e premi per impiegati, dirigenti ecc. solo con il restante 5%? Forse per magia? O invece questo viene fatto con i premi pagati dagli assicurati? Crediamo che i pazienti e gli assicurati debbano essere trattati come persone, non come una merce e che l’assistenza sanitaria sia un servizio fondamentale per tutti i cittadini senza fare distinzione tra giovani ed anziani, sani ed ammalati. Riteniamo che sia quindi giusto che se ne occupi lo stato tramite una cassa malati pubblica come fa già in modo competente, solidale e trasparente la SUVA nel suo campo. E voi che ne pensate? Siete d’accordo? Allora votate sì!
Antonia Pichi