Le contestazioni e polemiche sui programmi televisivi italiani
L’ultima polemica televisiva è nata da presunti favoritismi a un concorrente di “Caduta libera” il quiz condotto da Jerry Scotti. L’accusa mediatica? Le domande troppo semplici al campione del momento che sembrano fatte ad hoc per dargli la possibilità di proseguire con la gara, rimanere vincente e fare audience. Stiamo parlando di una cifra vinta di 200 mila euro che, in tempi di austerity, è una somma mai raggiunta da altri concorrenti ma ben lontana dai fasti di anni fa quando ne “Il milionario” si puntava alla cifra a sei zeri.
Le domande dei quiz televisivi, con cui tutti, ci siamo impegnati ogni tanto per diletto e per mettere a prova la nostra cultura, sono spesso state contestate per trucchi, aiutini espliciti o di furbate colossali.
“Signorina Livori, posso domandarle cosa sta armeggiando?” questa fu la domanda con cui si iniziò a mettere in discussione l’onestà e l’intransigenza dei telequiz. O, per lo meno, quando la parola “barare” inizia ad entrare nelle case di un’Italia tutto sommato più ingenua di quella odierna. La frase la pronunciò un arrabbiatissimo Mike Bongiorno, quasi incredulo, di fronte agli appunti nascosti da una concorrente nelle famose “cabine” dei giochi televisivi del secolo scorso. Uno scandalo che la signorilità di Mike chiuse senza voler spiegazioni dicendo “Non voglio scuse da lei, altrimenti diventerei villano”. Altri tempi.
Alla fine degli anni ’90, ricordiamo anche una Mara Venier che, durante la diretta di domenica si domandò la motivazione per la quale la concorrente, al telefono, rispose ad una domanda che non era ancora stata posta confermando una volta per tutte che, sì, c’era del marcio nella televisione. All’epoca fu accusato il notaio di aver elargito le risposte in cambio di denaro ma ormai la poca credibilità del piccolo schermo era sdoganata in modo conclamato.
All’elenco possiamo aggiungere anche la presunta lista di numeri fornita ai concorrenti di “Affari tuoi” prontissimi ad aprire il pacco giusto con le vincite più succose sospettando però che si trattasse solo di un escamotage per questioni di share.
Lo scandalo, come sempre, lo fa la cifra in palio. Nessuno ha mai criticato un elegantissimo Raimondo Vianello che per far vincere poche lire ad un corrente un pò imbranato concludeva con “deve dirmi un numero tra 4 e 6…è ancora in linea?…cheffà mi dice 5 magari?”; oppure Bonolis con i suoi aiutini più kitsch e sbraitati davanti alla telecamera. Già, ma come vengono strutturate le domande televisive? Lo confessa al New York Times Levison Wilk, per diversi anni il creatore dei quiz di “Chi vuol essere milionario”, il format televisivo di successo mondiale.
Ci sono 3 regole da seguire per inventarsi le domande. La prima è l’autorialità ovvero creare domande che nessuno ha mai posto, soprattutto nei giochi di parole. Levinson Wilk ricostruisce per esempio la creazione di una domanda che contiene un originale gioco di parole. La sequenza di vocali E-I-E-I-O, per esempio, in inglese richiama la cantilena “Nella vecchia fattoria” (facendo lo spelling della sequenza, infatti, si legge una cosa come i-ai-i-ai-o: con la pronuncia inglese, E-I-E-I-O) è contenuta in parole o concetti molto particolari e che si prestano a definizioni da cruciverba, come il nome della cantante Celine Dion. E quindi una domanda originale avrebbe potuto essere: «Se cantasse il ritornello di “Nella vecchia fattoria”, di quale popstar farebbe lo spelling delle vocali presenti nel suo nome?».
La seconda è l’utilizzo dei motori di ricerca formulando una frase senza completarla per esempio “Il secondo classificato in…” e vedere cosa propone Google e in seguito creare una domanda apposita. Il terzo è la diversità: alla lunga le domande sui personaggi famosi stancano quindi è preferibile qualcosa riguardo a gente che ha fatto grandi esperienze ma meno conosciuta. Per esempio citando il nome di un grande capo indiano evitando le solite domande sul calciatore o cantante di turno. Per ritornare al discorso iniziale ricordiamo la domanda con cui la preparatissima Michela De Paoli, casalinga lombarda, vinse il famoso milione di euro nel 2011: “Secondo la Genesi, quale fu la prima azione di Adamo, uscito dal paradiso terrestre?”
Voi avreste saputo la risposta?
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